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Ue trova un accordo sulla criminalizzazione dell'odio razziale

Dopo anni di dibattiti senza accordo e proposte divergenti sulla criminalizzazione dell'odio razziale e del negazionismo dei crimini contro l'umanità. - - 27 paesi membri della Ue hanno firmato il 19 aprile una concordato sul testo che renderà reato i comportamenti razzisti e xenofobi nei paesi della UE, con pene sino a tre anni.

Si preannunciano tempi duri per l'incitamento all'odio e alla violenza razziale, almeno a parole.

Dopo molti anni di discussioni senza accordo, il 19 aprile i ministri della giustizia dei 27 paesi dell'Unione Europea hanno concordato sul testo che entrerà in vigore al più tardi nel 2009. I comportamenti razzisti e xenofobi costituiranno un reato in tutti gli Stati membri ed saranno passibili di sanzioni penali effettive, proporzionate e dissuasive.

Nel 2001, la Commissione europea propose di adottare una decisione quadro che assicurasse pene certe in seguito a comportamenti razzisti e xenofobi perpetrati nei vari Stati dell'Ue, con possibilità di consegna ed estradizione dei rei colpevoli, ma ci sono voluti altri sei anni per decretare una direttiva contro il razzismo e la xenofobia che renderà delitto ogni forma di odio e violenza razziale nonchè il negazionismo dei genocidi internazionalmente riconosciuti.

Con pene da uno a tre anni di carcere. Se la presidenza tedesca dell'Unione europea, che ha incluso fra le sue priorità la lotta al razzismo e alla xenofobia su scala europea, si è dichiarata soddisfatta dell'accordo raggiunto, il Parlamento Europea ha dato voce alle richieste dei 2, a volte in dissonanza. Davanti ai dubbi sorti sulla difesa della libertà di espressione, dato che la direttiva lascerà l'azione penale all'arbitrio e alla sensibilità di ogni sistema giuridico e giudiziario nazionale, i paesi nordici hanno preteso delle salvaguardie a difesa della libertà di espressione qualora questa sia riconosciuta costituzionalmente da uno stato membro. Non sono invece state accontentate le richieste di Estonia e Littuania e Polonia che volevano inserire tra i crimini da condannare il negazionismo dei crimini del comunismo e dello stalinismo.

Resta fuori dal testo anche il simbolo della svastica, espropriato dalla Germania nazista per la propria bandiera ma originariamente usato generalmente con significati augurali o di fortuna da molte culture fin dal neolitico, e principalmente un simbolo sacro per l'Induismo. Per non accendere ulteriori problemi con l'Irlanda del Nord l'Inghilterra ha accettato di inserire un richiamo al'odio religioso "solo se associato ad un riferimento alla nazionalità o alla razza". Sono molti i punti del testo lasciati aperti all'interpretazione delle singole giurisdizioni nazionali , mettendo in luce un atteggiamento di formulazione piuttosto generica degli atti da incriminare, in un complesso dibattito aperto nel 2001.



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Sabato, 21 Aprile 2007 - amisvv


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