Quasi mille pratiche accettate - Sono state 1.168 le domande di emersione dal lavoro nero presentate nella provincia di Trento e di queste oltre l’80% sono state accolte. Un successo grazie alla collaborazione di Cinformi, il Servizio lavoro (responsabile della procedura), l’Inps e la Questura soprattutto per i tempi rapidissimi con cui si è conclusa tutta la procedura. La provincia di Trento è dunque la prima in Italia a concludere la procedura di emersione da lavoro domestico in nero, la cosiddetta “Regolarizzazione 2009”. Restano da chiudere solamente 151 pratiche che sono state sospese in attesa di ulteriori verifiche, mentre solamente 42 sono state le domande rigettate e 19 i casi di annullamento o mancata presentazione delle parti allo Sportello Unico.

Il 73% del totale delle domande è stato presentato da datori di lavoro italiani, mentre le restanti pratiche da datori di lavoro stranieri. I datori di lavoro stranieri sono originari soprattutto di Pakistan e Marocco, seguono Cina, Tunisia e Albania. I principali Paesi di provenienza dei lavoratori per i quali è stata presentata domanda di regolarizzazione sono nell’ordine Moldavia (27%) e Ucraina (16%), seguono Marocco (12%) e Pakistan (11%). Per quanto riguarda invece la residenza dei datori di lavoro, le domande sono arrivate da più di 150 comuni, con numeri significativi a Trento, Rovereto, Riva e Arco. Il 58% delle domande di emersione è stata presentata per colf, mentre le restanti per assistenza a persone non autosufficienti.

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Mercoledì, 17 Febbraio 2010 - a.p.