Sono discriminatorie le circolari sulla libertà di movimento dei rom - Sono stupiti a Parigi dopo aver appreso che la decisione del governo transalpino di rimpatriare i rom è stata presa malamente dalla Commissione Europea che ha fatto richiesta di una procedura d’infrazione per “applicazione discriminatoria della direttiva sulla libertà di movimento” e per “mancata trasposizione nella legislazione nazionale delle garanzie” previste dalla stessa direttiva del 2004. Sono lontani i tempi in cui proprio in Francia veniva firmata la “Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino”. Adesso la situazione è ben diversa e dopo gli ultimi scandali politici (e non solo) del Presidente Sarkozy, si è inclinato il rapporto con i propri sostenitori.

Ad accusare pubblicamente la Francia è la vice di Barroso, Viviane Reding: “Ero inorridita perchè sembrava che uno stato membro allontanasse certa gente solo perchè appartenente ad una certa minoranza etnica: pensavo che l’Europa non dovesse rivivere una situazione come questa, dopo la seconda guerra mondiale”. Si riferiva naturalmente ad alcuni aspetti nazisti che i giornali hanno riportato alla ribalta. “È scioccante – continua il Ministro di Giustizia, Diritti Fondamentali e Cittadinanza nella Commissione di Bruxelles - che una parte di un governo venga qui e dica una cosa, ed un’altra parte faccia il contrario a Parigi. Non basta cambiare le parole di una circolare, deve cambiare il comportamento”.

La Francia sembra aver accusato il colpo anche se da fonti interne al governo trapela soltanto stupore per la decisione. Nessuna replica ufficiale al momento. Si pensa soltanto ai tempi di deferimento che dovrebbero essere abbastanza rapidi. “Ho raccomandato a Barroso di prevedere una corsia veloce - spiega la Commissaria - Mi aspetto una decisione entro due settimane”.

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Mercoledì, 15 Settembre 2010 - a.p.