Martedì, 2 Luglio 2024| Il portale di riferimento per gli immigrati in Italia
username   password [?]
 
 

Omerovic and Others vs Italy, un caso tutto italiano

Anche gli americani si interessano allo sgombero dei rom e sinti dai campi nomadi - Lo scorso 26 gennaio 2010 a Milano è stato presentato dall'Open Society Foundation (Justice Initiative), il ricorso contro il Presidente del Consiglio dei Ministri, il Ministro dell’ Interno e il Prefetto di Milano i quali sono stati rispettivamente mente e braccia dell'esecuzione del Decreto del Consiglio dei Ministri del 21 maggio 2008 in cui veniva specificato “lo stato di emergenza in relazione agli insediamenti di comunità nomadi nel territorio delle regioni Campania, Lombardia e Lazio”. Nell'occasione furono censiti centinaia di persone rom, solo in base alla propria etnia, recuperando le loro impronte digitali. In alcuni casi sono stati raccolte anche fotografie e dati personali come la religione, senza chiedere il consenso specifico nel rispesso della privacy. E' stata inoltre contestata l'ordinanza n. 3677 del Presidente del Consiglio dei Ministri 30 maggio 2008, recante “disposizioni urgenti di protezione civile per fronteggiare lo stato di emergenza in relazione agli insediamenti di comunità nomadi nel territorio della regione Lombardia”.

Secondo il ricorso l'individuazione di un “gruppo etnico specifico assoggettato a tale trattamento” costituisce di fatto, una violazione delle norme dell’Unione Europea in tema di raccolta e trattamento di dati etnici, contenute nella Direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio relativa alla tutela delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali, nonché alla libera circolazione di tali dati (n. 95/46/CE del 24 ottobre 1995).

Si potrebbe dunque dire l'Italia come la Francia che negli ultimi tempi ha sgomberato diversi campi rom e per questo è sicuramente in arrivo una pesante sanzione dell'UE.

C'è un altro aspetto scuro che il ricorso invece ha messo in risalto. Nelle linee guida del Ministero dell'Interno e nella successiva conferenza stampa del Viminale del 22 ottobre 2008 in cui si dichiarava conclusa la campagna di smantellamento dei campi rom, non sono stati ancora individuati i “villaggi” dove i Rom siano stati trasferiti, né tanto meno è stata adottata alcuna misura per alloggiare e proteggere i Rom e i Sinti allontanati dagli insediamenti sgomberati, e non sono stati forniti loro i servizi sociali, scolastici e sanitari fondamentali. Insomma sono stati solo presentati i dati di riferimento dello sgombero che riguardano oltre 12mila persone. Attualmente non si hanno notizie nemmeno di dove questi dati sensibili siano conservati, né tanto meno chi può accedere a questi dati e perchè.

E' anche importante ricordare che l'Open Society Foundation è un programma operativo dell’Open Society Institute (“OSI”) e si promette di ottenere riforme legali che proteggano i diritti umani e di contribuire allo sviluppo di strutture legali per le società aperte. Collabora attivamente con l'UE, rivestendo un ruolo di consulente presso il Consiglio Economico e Sociale dell’ONU e il Consiglio d’Europa.

Troppe domande, troppi lati oscuri ancora non risolti. Attendiamo dunque la sentenza di domani 17 settembre 2010 dal Tribunale Civile di Milano.

Vedi il ricorso presentato

Sostieni le nostre iniziative con almeno 1 € - Inserisci l'importo » €



Giovedì, 16 Settembre 2010 - a.p.


Per inserire un commento, devi essere registrato. Registrati oppure inserisci username e password in alto.