L'ordinanza comunale riguarda maggiori controlli da parte dei vigili urbani - E' stata pubblicata anche dai giornali l'ultima notizia riguardante il piccolo comune di Gavardo, nel bresciano, che nell'ultima ordinanza in materia di iscrizione anagrafica e di disposizioni igienico-sanitarie e di pubblica sicurezza ha fatto scalpore. Comprende una schedatura del tutto completa dei residenti di alcune località del paese, in cui sono registrate vie e numeri civici. La decisione presa da Emanuele Vezzola, il sindaco Pdl di Gavardo che governa con la Lega riguarda infatti controlli da parte dei vigili sulla idoneità abitativa e le condizioni igienico- sanitarie dell'immobile. Questo riguarderà anche, ed aggiungeremmo soprattutto, per chi ospita uno straniero. Non basterà più la dichiarazione di presenza entro le 48 ore alle autorità competenti. Adesso sarà necessario specificare anche la durata e il termine dell'ospitalità, il numero e il tipo di persone in base alla capienza dell ́alloggio, e i dati catastali dell'immobile.

L 'Unar, l'ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali del Ministero per le pari opportunità, non usa mezzi termini: il provvedimento “viola il principio di parità di trattamento”. L ́anomalia si riferisce alla parte in cui si “introducono nuovi e più restrittivi requisiti riguardanti la comunicazione di ospitalità”. E dunque - si legge in una lettera che l'Unar ha inviato al sindaco invitandolo a rivedere l'ordinanza - “si determina una discriminazione evidente sia per l'ospitato che per l'ospitante, visto che è nel fondamentale diritto alla vita privata e di relazione di ognuno di noi ospitare, anche in sovrannumero e nonostante una capienza non eccessiva della casa, il numero e il tipo di persone che vogliamo”.

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Lunedì, 11 Ottobre 2010 - a.p.