Per il Consiglio di Stato si tratta di un caso eccezionale - Il Consiglio di Stato con la decisione n. 8120 del 22 novembre 2010, respingendo il ricorso del Ministero dell’Interno, ha dato ragione ad una straniera che si era vista respingere la domanda di regolarizzazione, perché era stata costretta a lasciare temporaneamente l’Italia per sottoporsi a cure mediche all’estero. Contro il diniego la straniera aveva presentato ricorso al Tar sezione I di Firenze che lo aveva accolto.
Nel confermare tale decisione, il Consiglio di Stato pronunciando sul ricorso ha precisato "è vero che, in linea di principio, va garantita la continuità della permanenza dello straniero nel territorio nazionale tra la presentazione della domanda di emersione ed il momento di perfezionamento, non essendovi titolo all' espatrio ed al regolare rientro, in caso di situazione di necessità di ricorrere a cure mediche nel paese straniero, la situazione non può risolversi in danno dell' aspettativa legittimamente maturata alla sanatoria della posizione di lavoro". Anche se si tratta di un caso del tutto eccezionale, i giudice con questa decisione hanno stabilito che lo straniero può lasciare l'Italia per recarsi all’estero per sottoporsi a cure mediche, quindi, non preclude la regolarizzazione della posizione lavorativa dell'immigrato che ne ha fatto richiesta.

Sentenza del 22-11-2010 Consiglio di Stato

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Martedì, 30 Novembre 2010 - a.p.