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I respingimenti non possono risolvere la crisi del Maghreb

Per Maroni necessario l'intervento del capi di Stato - Il ministro dell'interno Maroni dopo aver dichiarato lo stato di emergenza sotto l'aspetto umanitario, per l'ondata di sbarchi dalla Tunisia avvenuti in ultimi giorni, ha sottolineato che verrà chiesta la collaborazione alle autorità tunisine. I cosiddetti respingimenti in mare di queste persone, come già messi in atto con la Libia, è possibile effettuarli solo con la collaborazione del governo della Tunisia.
Intanto, Maroni ha chiesto all'Ue 100 milioni per l'emergenza immigrazione, e il pattugliamento in mare per fronteggiare il flusso migratorio dalla Tunisia da parte di Frontex, l'Agenzia europea delle frontiere, e la collaborazione delle forze armate tunisine per presidiare i porti e bloccare le partenze delle carrette del mare verso le coste siciliane.
Decine di migliaia di immigrati sono pronti a partire dalla Tunisia, se va avanti di questo passo ne arriveranno oltre 80mila. Mentre, al governo italiano è stato chiesto l'intervento di un contingente di 200 militari in più per controllare le strutture in cui sono ospitati i clandestini arrivati in questi giorni.



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Martedì, 15 Febbraio 2011 - a.p.


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