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Rimborso contributo ai lavoratori immigrati che rimpatriano

Sessanta deputati hanno firmato la proposta di legge - La legge sull'immigrazione Bossi-Fini entrata in vigore nel 2002 sostituì la Turco-Napolitano, la quale prevedeva che i contributi versati in Italia sino a quell'anno dovevano essere rimborsati ai lavoratori stranieri in caso di rimpatrio. La “Bossi-Fini” abolendo tale rimborso, introdusse una norma che consentiva agli stranieri rimpatriati di ottenere una piccola pensione al compimento del 65mo anno di età a tutti coloro i quali avevano iniziato a versare i contributi in Italia a partire solo dal 1996.
Per sanare questa discriminazione oltre sessanta deputati hanno firmato una proposta di legge che vuole reintrodurre nella legislazione italiana l'istituto del rimborso dei contributi. La proposta prevede di tutelare i diritti previdenziali dei cittadini extracomunitari che hanno lavorato e versato i contributi in Italia e decidono di rimpatriare definitivamente nel loro Paese di provenienza prima del compimento dell’età pensionabile o della maturazione del diritto a pensione.

Il deputato del PD eletto all'estero, on. Gino Bucchino, afferma in una nota “ E’ una proposta di legge coraggiosa che va contro tendenza e che, ci aspettiamo e decisamente auspichiamo, solleverà le più che legittime obiezioni da parte di coloro i quali sostengono che tale rimborso deve essere previsto anche per i cittadini italiani i quali non maturano il diritto a pensione. Da parte nostra, con questa proposta di legge, ci siamo impegnati a dare un piccolo contributo a favore di una categoria di diseredati.”

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Venerdì, 18 Marzo 2011 - a.p.


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