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L'occidente è in guerra contro il colonnello Gheddafi

Dalla Libia pronti a partire migliaia di profughi diretti sulle coste italiane - La guerra della comunità internazionale contro le truppe di Gheddafi a difesa dei dissidenti della Cirenaica è iniziata ufficialmente ieri 19 marzo 2011 alle 17.45, quando alcuni caccia francesi hanno attaccato un veicolo a terra dell'esercito libico a protezione del generale Gheddafi. L'attacco, che ha l'obiettivo di dissuadere le forze armate libiche dal bombardare la popolazione di Bengasi, è avvenuto dopo diverse ore di ricognizione aeree, nella quale avrebbero anche partecipato aerei italiani. Sono adesso centinaia i profughi della città bombardata che sono stati costretti a lasciare le proprie case e fuggire per raggiungere i confini dell'Egitto, mentre sono quattro in totale i mezzi libici colpiti e distrutti dall'attacco della coalizione occidentale.

Anche la portaelicotteri "Garibaldi" è salpata nel pomeriggio dalla base di Taranto. La nave, che può imbarcare aerei a decollo verticale, nei prossimi giorni potrebbe raggiungere la base di Augusta in Sicilia. Anche gli Usa si preparano. La marina statunitense ha fatto sapere di avere tre sottomarini armati con missili Tomahawk nel Mediterraneo, pronti a partecipare alle operazioni militari contro la Libia.

Dall'altra parte, invece, trapelano notizie in cui si denuncia che l'attacco era mirato a "obiettivi civili a Tripoli". Nel raid, secondo la tv di stato, sarebbero stati uccisi diversi civili. E' stato proprio Gheddafi a parlare, poi, alla nazione. "Il Mediterraneo è ormai un campo di battaglia. Reagiremo all'aggressione coloniale dei crociati". Ha poi rivolto il suo pensiero a tutti i combattenti libici. "Armiamoci per difendere l'indipendenza, l'unità e l'onore della Libia. Chiedo alla gente del mondo arabo e islamico, dell'America Latina, dell'Asia e dell'Africa di aiutare l'eroico popolo libico a fronteggiare questa aggressione, che non farà altro che aumentare la forza e l'unità dei libici".

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Domenica, 20 Marzo 2011 - a.p.


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