Bonus bebè, assolta la donna che aveva richiesto il sussidio
Doveva essere riservata ai genitori con la cittadinanza italiana -
E' finalmente finita l'odissea della donna dell'Ecuador che aveva incassato l'assegno da mille euro del bonus bebè ma era stata denunciata alla Procura della Repubblica per "falsa
Il contributo era riservato solo ai bambini italiani o comunitari ed infatti la Procura Generale della Corte d'Appello di Milano era ricorsa in appello per condannare la donna perchè le mancava il requisito della cittadinanza. Ma la giustizia ha fatto il suo decorso e la Cassazione ha bocciato il reclamo della procura milanese convalidando il proscioglimento pronunciato dal Gup di Varese il 16 febbraio 2010.
Il verdetto della Cassazione ha messo in evidenza come la neomamma era stata indotta "in errore da una lettera a lei indirizzata dal presidente del Consiglio dei ministri, nella quale veniva informata del sussidio economico previsto in suo favore per la nascita del figlio e delle relative modalità di riscossione". Non solo. A rafforzare la tesi è stata la stessa Cassazione che nella sentenza ha dichiarato che "il modulo prestampato in distribuzione agli uffici postali e relativo al conseguimento del bonus era di difficile comprensione per una donna con "basso livello di scolarità e poco pratica della lingua italiana come la mamma in questione che aveva scritto che suo figlio era italiano pensando che lo fosse realmente, dal momento che era nato in Italia".
Mercoledì, 25 Maggio 2011 - a.p.