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Nuova legge sull'espulsione dei clandestini

Il periodo di detenzione nei centri si allunga a 18 mesi - E' stato presentato ieri al Consiglio dei Ministri lo schema di decreto-legge riguardante le disposizioni urgenti per l'attuazione della direttiva 2004/38/CE e per il recepimento della direttiva 2008/115/CE. La proposta avanzata prevede il prolungamento dei tempi massimi di permanenza degli irregolari in attesa di espulsione che potranno essere trattenuti nei Cie sino a 18 mesi "attraverso una procedura di garanzia che riguarda i giudici di pace", contro i 6 mesi dell'attuale normativa.

L'allontamento coattivo e l'espulsione viene esteso anche ai cittadini comunitari quando "abbia tenuto comportamenti che costituiscono una minaccia concreta, effettiva e sufficientemente grave ai diritti fondamentali della persona ovvero all’incolumità pubblica".

Per gli stranieri che non sono considerati pericolosi, in cui vi è il rischio della fuga, per i quali la direttiva non consente l’espulsione immediata ma solo il rilascio del foglio di via, sono previste delle garanzie che il questore può imporre, come la consegna del passaporto, l’obbligo di dimora o di presentarsi agli uffici di polizia – affinché nel tempo stabilito il cittadino straniero lasci l’Italia.

E' possibile anche concedere un periodo per la partenza volontaria, anche attraverso programmi di rimpatrio volontario ed assistito, entro un termine compreso tra 7 e 30 giorni.

Vedilo schema di decreto-legge recante 'Disposizioni urgenti per la completa attuazione della direttiva 2008/38/CE e per il recepimento della direttiva 2008/115/CE'

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Venerdì, 17 Giugno 2011 - a.p.


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