Accolto il ricorso del figlio di un esponente politico di un partito d'opposizione - Con la sentenza n. 20912, depositata l'11 ottobre 2011, la Corte di Cassazione ha stabilito che l'autorità amministrativa e il giudice, nel valutare la domanda di protezione internazionale, devono acquisire tutte le informazioni e la documentazione necessaria per valutare la domanda dello straniero.

La Commissione territoriale di Milano aveva respinto la sua domanda di protezione internazionale ritenendo che "non erano emerse persecuzioni dirette", ma era solo una strumentalizzazione al fine di evitare la già pendende espulsione.

Il ragazzo proveniente dal Togo, aveva quindi proposto appello al Tribunale di Milano che, essendo figlio di un noto esponente del partito d'opposizione del paese d'origine, aveva riconosciuto lo status di rifugiato allo straniero.

Quindi ha proposto ricorso alla Corte d'Appello contro la decisione anche il Ministero dell'Interno ed infine è intervenuta la Cassazione che ha messo fine a questa questione, stabilendo che non si era data molta importanza al ruolo rivestito dal padre del ragazzo in patria, mentre è una situazione rilevante perchè è questo che scatena la violenza nei confronti del ragazzo.

Infine la stessa Cassazione nella sentenza ha fatto emergere come sia di fondamentale importanza che vengano acquisite tutte le prove e le informazioni possibili prima dell'istruzione della domanda.

Vedi la sentenza n. 20912 dell'11 ottobre 2011 della Corte di Cassazione

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Lunedì, 17 Ottobre 2011 - a.p.