Discriminatorio il 'premio di maritaggio' a favore di cittadini di religione cattolica
Prevedeva un contributo in denaro in cambio di una vita cattolica attiva - E' stato considerato discriminitario dal Tar della Campania il bando pubblicato dal Comune di Torre del Greco che prevedeva un contributo in denaro a favore delle giovani donne che decidevano di sposarsi secondo il rito cristiano, per rispettare la volontà testamentaria del sacerdote Raffaele Sannino, che nel 1883 aveva lasciato in eredità un immobile la cui rendita sarebbe, ancor oggi, a fondamento di questo "premio di maritaggio".
Le donne, di età non superiore a trent'anni, devono comunque dimostrare di avere una vita attiva dal punto di vista cattolico. Devono quindi professare la religione cattolica, e possono presentare la domanda di contributo economico solo coloro che siano coniugati in chiesa e che esibiscano un "certificato di buona condotta morale e civile" rilasciato dalla chiesa stessa.
Un bando ritenuto altamente discriminatorio nei confronti di chi non crede nella religione cattolica o chi professa altre religioni. Per questo motivo il Tar Campania ha accettato il ricorso proposto dall'Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti – UAAR, dichiarando che un'amministrazione pubblica "non può legittimamente stanziare risorse pubbliche per assegnare prestazioni sociali esclusivamente in favore di cittadini di religione cattolica, né un negozio giuridico privato quale una volontà testamentaria sarebbe idonea a vincolarla in tal senso".
Tutte le delibere e i regolamenti comunali del Comune di Torre del Greco che vincolavano il premio di maritaggio alla celebrazione del matrimonio religioso cattolico sono state definitivamente cancellate.Vedi la sentenza n. 4978 del 26 ottobre 2011 del Tar Campania
Martedì, 15 Novembre 2011 - a.p.