Quanto costerà la regolarizzazione ai datori di lavoro? - Con questa sanatoria si andrà a regolarizzare una situazione già esistente e nel caso specifico si tratta di “sanare” una situazione di lavoro irregolare. L'adeguamento europeo è arrivato in ritardo, ma finalmente l'Italia ha recepito la direttiva UE del 2009 che coinvolge i datori di lavoro che occupano irregolarmente alle proprie dipendenze lavoratori extracomunitari, "comunque presenti nel territorio nazionale".

Quando scatta il click day?
Secondo il testo del decreto lo start sarà il 15 settembre prossimo e per un mese, i datori di lavoro potranno regolarizzare la propria situazione e quella degli stranieri alle proprie dipendenze. Il termine ultimo per la presentazione delle domande è il 15 ottobre 2012.

In questa sanatoria, chi deve pagare?
Sembra superfluo specificare che tutti i pagamenti dovranno essere effettuati dai datori di lavoro, ma non lo è, per questo vogliamo scriverlo in questo articolo. Saranno infatti loro a versare il contributo forfettario di 1.000 euro per ogni straniero “non in regola” che è alle proprie dipendenze. Oltre a questo dovrà essere anche regolarizzata la posizione contributiva, retributiva e fiscale per un minimo di sei mesi, o per l'intero periodo in caso di rapporti di lavoro di durata superiore a sei mesi.

Quanto costa regolarizzare uno straniero?
Secondo i primi calcoli, oltre al contributo di mille euro, quando si andrà a firmare il contratto di soggiorno, si dovranno anche presentare i vari versamenti. Prendiamo ad esempio una badante convivente con un anziano/a non autosufficiente che ha lavorato per 54 ore mensili. Lo stipendio loro è di 8.340 euro, compresi i contributi, la tredicesima e la gestione contabile del lavoratore. A questo dovrà essere aggiunto il contributo forfettario di 1.000 euro per un totale di 9.340 euro. Una bella cifra, che per molti sarà proibitiva.

Possono partecipare tutti i datori di lavoro?
Tralasciando quelli che sono esclusi perchè hanno avuto almeno una condanna, anche non definitiva, negli ultimi 5 anni, che riguarda il favoreggiamento all'immigrazione clandestina, o quelli che sono stati condannati per reati riguardanti lo sfruttamento degli esseri umani o dei minori, sono esclusi anche quelli che hanno in passato richiesto un nulla osta, perchè magari hanno partecipato al decreto flussi o alla regolarizzazione del 2009 e poi non hanno sottoscritto il contratto di soggiorno con lo straniero. ATTENZIONE: quando il decreto sarà pubblicato nella Gazzetta ufficiale, saranno anche stabiliti i limiti di reddito del datore di lavoro richiesti per l'emersione del rapporto di lavoro.

Cosa rischia il datore di lavoro in questa sanatoria?
Dall'entrata in vigore del decreto fino alla conclusione del procedimento, verranno sospesi i procedimenti penali e amministrativi nei confronti del datore di lavoro e del lavoratore per le norme che riguardano l'ingresso e il soggiorno nel territorio nazionale. Nei casi in cui non venga presentata la domanda dopo aver fatto la richiesta telematicamente, da parte del datore di lavoro, si procederà all'archiviazione o al rigetto del procedimento. Nel caso in cui la risposta sarà negativa, la sospensione dei procedimenti penali cesserà.

Lo straniero può essere espulso durante la sanatoria?
Il comma 11 del decreto ha stabilito che lo straniero non può essere espulso nelle more della definizione del procedimento, tranne che nel caso in cui lo straniero sia stato già espulso in passato.

Martedì, 24 Luglio 2012 - a.p.