Italia, ecco il Primo Rapporto sull’immigrazione femminile
In Italia aumenta l’immigrazione in rosa che raggiunge cifre prima impensabili - In Italia, il fenomeno dell’immigrazione negli ultimi anni è notevolmente aumentato, quello che però ancora non era emerso, è come l’immigrazione femminile abbia avuto un’impennata proprio negli ultimi anni. Oggi le donne straniere nel nostro Paese, rappresentano il 51,8% della popolazione d’immigrati residenti in Italia.
La comunità che sicuramente è più presente è quella ucraina, seguita dalla moldava, da quella peruviana e dell’Ecuador. Ormai la forza lavoro rappresentata dalle donne straniere, è diventata imprescindibile anche in momento di crisi come questo, soprattutto per alcuni settori come quelli dei servizi, servizi sociali e servizi alla persona che trainano la nostra economia oggi.
I dati emergono dal Primo Rapporto sull’associazionismo delle donne immigrate in Italia realizzato dalla Fondazione Nilde Iotti all’interno del progetto “Rete delle donne nel mondo”.Dal Rapporto risulta che sono 188 le associazioni presenti in Italia che hanno come membri immigrate, la maggior parte di queste sono composte da donne che appartengono a culture diverse e che hanno scelto di unirsi per combattere le discriminazioni che hanno ancora ci sono nel nostro Paese.
“La Rete delle donne nel mondo”, si pone come obiettivo fondamentale quello di favorire l’integrazione delle stesse non solo nell’ambito lavorativo ma anche in quello sociale, politico e culturale. Il loro ruolo all’interno della società è importante soprattutto oggi per produrre quel cambiamento di cui necessita l’Italia e non solo. Le nuove generazioni, hanno il diritto di vivere in una società che sappia fare delle diversità non un limite ma un punto d’incontro e perché no anche un valore aggiunto, che diventi stimolo e insegnamento sulle prospettive di sviluppo nel processo d’integrazione europea. La “Rete delle donne del mondo” è un richiamo alla possibilità che il nostro tempo ci offre, un richiamo al quale non è possibile rimanere sordi.
Giovedì, 18 Aprile 2013 - Alessia Rigoli