Guida pratica - L'integrazione
Formazione professionale - I cittadini stranieri che desiderano seguire corsi di formazione professionale in Italia sono equiparati ai cittadini italiani e possono iscriversi seguendo le normali procedure.
Per essere ammessi, oltre a presentare la normale documentazione è necessario legalizzare i titoli di studio conseguiti all'estero, accompagnandoli con una dichiarazione di valore della Rappresentanza diplomatica o consolare presente nel Paese d'origine.
I corsi di formazione professionale in Italia sono riconosciuti dalla Regione e consentono di ricevere un attestato di qualifica al termine degli studi. Questi corsi rappresentano solo uno dei percorsi di studio previsti dall'obbligo formativo per gli studenti di età compresa fra 15 e 18 anni.
Tale obbligo può essere assolto anche con la prosecuzione degli studi nella scuola superiore o con la partecipazione ad un apprendistato lavorativo affiancato da corsi di formazione di almeno 240 ore. Al termine dell'obbligo formativo si riceve una certificazione delle competenze e un riconoscimento dei crediti accumulati.
Oltre a seguire corsi in Italia, i cittadini stranieri hanno anche la possibilità di frequentare corsi di istruzione e formazione nei Paesi d'origine. Come previsto dall'art. 23 del Testo Unico sull'Immigrazione, il ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e il ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca possono approvare programmi dedicati alla formazione degli stranieri, in collaborazione con Regioni, Province, enti locali, rappresentanti degli imprenditori e associazioni che operano nel settore dell'immigrazione da almeno tre anni.
Coloro che partecipano a questi programmi hanno in seguito un diritto di prelazione sugli altri lavoratori che vogliono entrare in Italia.
L'obiettivo dei programmi è favorire l'inserimento dei lavoratori stranieri nei settori produttivi italiani che hanno maggior bisogno di manodopera o che operano direttamente nei Paesi di origine, e sostenere lo sviluppo di attività imprenditoriali autonome in questi Paesi.
Sabato, 26 Maggio 2007 - a.p.
