Botta e risposta Moratti-Ferrero su immigrazione e sicurezza


Cosi' il ministro della Solidarieta' sociale, Paolo Ferrero, risponde al sindaco di Milano,

aduc.it

Spero che le polemiche di questi giorni e l'atto estremo a cui il Sindaco di Firenze e' stato costretto contribuiscano ad aprire gli occhi al Governo e a produrre leggi adeguate'. Lo spiega il sindaco di Milano, Letizia Moratti, in una lettera pubblicata oggi sulla 'Stampa'. 'E' ormai evidente la necessita' di un'azione che riguarda tutti i livelli dello Stato, al di la' degli schieramenti politici, per mettere a punto strumenti normativi certi ed efficaci.

Strumenti che da un lato ci mettano in condizione di far rispettare le regole e, dall'altro, di combattere strutturalmente e non episodicamente il degrado e il disagio favorendo al tempo stesso il rispetto della legalita', l'integrazione e la coesione sociale. Perche' questo sia possibile bisogna innanzitutto superare l'incoerenza tra normative nazionali e provvedimenti delle amministrazioni locali, anche per non lasciare i Sindaci soli ad affrontare, ciascuno secondo le proprie possibilita' e inclinazioni, problemi di illegalita' che tutti i cittadini italiani ci chiedono di risolvere. Il caso di Firenze e', da questo punto di vista, emblematico: il Comune di quella citta' interviene sul problema dei lavavetri mentre a livello nazionale non ci si e' posti il tema di come regolare l'afflusso dei romeni, oggi cittadini europei, ricorrendo - come hanno fatto tanti altri Paesi - a una moratoria del loro ingresso.

Ecco la prima incoerenza: il ddl Amato-Ferrero sull'immigrazione esprime una visione 'buonista' e 'aperturista' verso l'immigrazione che rischia di accrescere e aggravare situazioni come quelle denunciate dall'iniziativa dell'Amministrazione di Firenze. La precedente legge Bossi-Fini stabiliva, invece, un collegamento chiaro tra permesso di soggiorno e contratto di lavoro e avrebbe evitato che si producesse un esercito di immigrati senza occupazione e quindi in balia di un mercato che li spinge verso il lavoro nero, quando non addirittura direttamente nella trappola delle organizzazioni criminali.

Sono queste le contraddizioni che dividono oggi la maggioranza di centro-sinistra e che fanno apparire iniziative come quelle di Firenze come eccessivamente repressive o, al contrario, tardive. Il secondo tema che intendo sollevare - conclude Moratti - e' quello che ho posto fin dal 26 marzo scorso, quando, accogliendo l'invito di 50 mila cittadini milanesi a scendere in piazza con loro contro il crescente degrado urbano, chiesi al Governo strumenti e norme adeguate a consentire a tutte le citta' di affrontare i problemi posti dai lavavetri come dai writers, dai racket della prostituzione come da chi sfrutta i minori o truffa gli anziani'.

"Il sindaco di Milano dovrebbe fare i conti con la realta': non e' il 'buonismo' della sinistra che ha prodotto la clandestinita' ma la demagogia della Bossi-Fini".

Cosi' il ministro della Solidarieta' sociale, Paolo Ferrero, risponde al sindaco di Milano, Letizia Moratti, che in un intervista sulla Stampa di oggi sostiene, a proposito dei lavavetri, che la questione attualmente al centro dell'attenzione generale sarebbe frutto, o sarebbe aggravata, dal disegno di legge Amato-Ferrero sull'immigrazione e dalla visione 'buonista' e 'aperturista' che il provvedimento esprime.

"Mi sembra opportuno ricordare al sindaco di Milano e agli altri esponenti della destra che intervengono spesso in modo analogo su questo tema- sottolinea Ferrero- che la legge attualmente in vigore nel nostro paese in materia di immigrazione porta ancora il nome di Bossi-Fini". E' proprio questo testo di legge "assurdo e ispirato a criteri esclusivamente demagogici che ha costretto tanti immigrati alla clandestinita' e li ha regalati al circuito del lavoro nero e alla tratta di esseri umani gestito dalla criminalita'".

E' la legge Bossi-Fini, inoltre, prosegue Ferrero, che ha reso "pressoche' impossibile l'ingresso legale nel nostro paese, perche' nei fatti ha costruito il fenomeno della clandestinita' nell'estensione che oggi conosciamo". Se c'e' una legge nazionale "alla quale il sindaco di Milano puo' far risalire la situazione attuale del nostro paese- afferma ancora il ministro alla Solidarieta' sociale- ebbene si tratta proprio di quella voluta cosi' fortemente dalla coalizione di destra alla quale lei stessa appartiene".

Il nuovo disegno di legge Amato-Ferrero, invece, ha come obiettivo principale "quello di riportare a regolarita' e legalita' il fenomeno migratorio- conclude Ferrero- evitando che sia la clandestinita' l'unica forma possibile di ingresso degli immigrati in Italia".