Lucidi: permesso di soggiorno umanitario per immigrate vittime di violenza familiare


Alcuni questori, hanno gia' concesso protezione umanitaria a donne immigrate

aduc.it

Il Ministero dell'interno sta studiando la 'possibilita' di dare indicazioni alle Questure' affinche' alle donne immigrate vittime di violenze in famiglia, e in possesso di permesso di soggiorno per motivi familiari e non per lavoro, sia concesso quello per motivi umanitari.

Lo ha reso noto il sottosegretario Marcella Lucidi, nel corso di un seminario internazionale sul ruolo delle donne migranti nella promozione delle identita' multiculturali, in corso a Roma.

Attualmente, ha spiegato la Lucidi, la legge permette di concedere il permesso per motivi di protezione umanitaria solo agli immigrati vittime di sfruttamento e violenze da parte di organizzazioni criminali.

Ma se ad attuare le violenze e le coercizioni sono i mariti o i fratelli - come spesso accade soprattutto alle donne musulmane, e lo testimoniano i recenti casi di cronaca come la storia di Hina - le donne non sono tutelate, perche' se denunciano i congiunti rischiano di perdere il permesso di soggiorno e di entrare nella clandestinita'.

'In attesa, percio' - ha detto il sottosegretario - di modificare la normativa, si puo' pensare a emanare direttive alle Questure. Alcuni questori, incoraggiati da noi, hanno gia' concesso protezione umanitaria a donne immigrate. Si potrebbe estendere questa misura'. 'Queste donne spesso sono isolate, vivono tra le mura di casa senza contatti o con pochi contatti con l'esterno - ha aggiunto - vanno quindi aiutate a denunciare le violenze. Dobbiamo stare dalla parte delle vittime'.