La Bossi-Fini ha consegnato immigrati a malavita


Per Ferrero, la Bossi-Fini, di fatto obbliga gli stranieri ad entrare clandestinamente

aduc.it

'La Bossi Fini non ha arginato i fenomeni di criminalita', ha prodotto una forma gigantesca di immigrazione clandestina'. Lo ha affermato il ministro della Solidarieta' sociale, Paolo Ferrero, a margine del Forum di Sbilanciamoci. Ferrero ha ricordato che la 'Bossi-Fini' rende 'quasi impossibile l'immigrazione legale, ha consegnato nelle mani della malavita organizzata la gestione dell'immigrazione in Italia'.

Secondo Ferrero, 'e' una legge che produce illegalita': inizio a pensare che questo sia stato fatto volutamente, perche' cosi' si mettono gli immigrati in condizione di clandestinita' e, quindi, si produce manodopera a basso costo, evasione fiscale e contributiva, e dall'altra parte si permette di cavalcare il tema della sicurezza'. Per Ferrero, la Bossi-Fini, 'di fatto obbliga la gente a entrare clandestinamente'.

LEGGE SU LIBERTA' RELIGIOSA - 'In Italia non serve soltanto una legge sull'immigrazione, ce ne vuole una sulla liberta' religiosa e dobbiamo ricostruire il tessuto sociale.
Niente ghetti, altrimenti tra vent'anni ci sara' la rivolta delle balieu'. E' il concetto espresso dal ministro Ferrero, ieri sera a Carmagnola per la presentazione del libro 'Viaggio nell'Italia dell'immigrazione'.

Ferrero ha incontrato i cittadini in una libreria del centro, poi' e' stato a cena in un hotel dove al suo arrivo e' stato contestato da una ventina di anarchici riuniti sotto lo striscione 'A fuoco tutti i Cpt'. I contestatori hanno esploso qualche grosso petardo sul piazzale davanti all'albergo, ma sono stati tenuti a distanza da polizia e carabinieri.

Ferrero ha ribadito le sue critiche al pacchetto della sicurezza e alle richieste di superpoteri avanzate da qualche sindaco: 'L'idea dei sindaci sceriffi e' una follia, come e' una strada sbagliata quella di punire i lavavetri: cosi' si criminalizza una fascia sociale. Sarebbe giusto seguire l'esempio di Pisa dove grazie a un lavoro di integrazione quasi tutti i figli dei Rom vanno a scuola, e la maggioranza degli adulti ha un lavoro.