Dichiarazione congiunta dei Ministri dell’Interno degli Stati del G6


I ministri degli interni propongono gli accordi di riammissione come strumenti per attuare la gestione dell’immigrazione.

a.p.

Nella riunione dei ministri dell'interno del G6 (Italia, Spagna, Francia, Polonia e Regno Unito) che si è svolta il 17 e 18 ottobre a Sopot in Polonia, si è parlato di terrorismo e di immigrazione.
Il ministro Giuliano Amato ha proposto ai colleghi di approfondire la questione dell'allontanamento dei cittadini comunitari.

Al termine dei lavori, i sei ministri hanno diramato una dichiarazione congiunta che, tra i vari aspetti esaminati, chiede di intensificare gli sforzi al fine di lanciare un dibattito in tutta l’Unione europea per stabilire una cooperazione effettiva con il Parlamento europeo nei settori delle libertà civili e dell’immigrazione.

Per l’immigrazione, il G6 chiede all’Ue “il dialogo operativo con i Paesi terzi” che “dovrà essere stimolato in tutte le aree politiche attinenti, includendo la lotta contro il traffico di droga e contro l’immigrazione clandestina”.

I ministri propongono di continuare nelle azioni intese a giungere ad un’adeguata e soddisfacente creazione ed attuazione degli strumenti di gestione dell’immigrazione, in materia di asilo compresi gli accordi di riammissione.