Immigrazione/ scarsa sicurezza in Italia


L'Italia non è sicura, e la situazione è in caduta libera.

newgol.com

E' questo il dato emerso nell'incontro di venerdi scorso a Villa Redenta organizzato da Alleanza Nazionale, in particolare nella persona del consigliere comunale Wolfgang Bernelli.
Oltre a lui erano presenti il consigliere provinciale Filipponi, l'onorevole Benedetti Valentini e, ospite d'onore, il senatore Alfredo Mantovano, ex sottosegretario al Ministero dell'Interno dell'ultimo Governo Berlusconi ed esperto proprio in materia di sicurezza. Un intervento a testa, per cercare di esporre al meglio i perchè di una situazione nazionale così precaria e confusionaria.
A Bernelli l'onore di aprire il dibattito:"Viviamo in una nazione in cui la ciriminalità è in continuo aumento, e la percezione di insicurezza da parte dei cittadini si acuisce giorno dopo giorno. Abbiamo un Governo disfattista che con la finanziaria 2007 ha tagliato i fondi al comparto difesa-sicurezza, e ciò è inaccettabile, soprattutto se consideriamo che in Italia ormai la vittima è considerata delinquente e viceversa".
Un quadro allarmante quindi, a cui si associa una giustizia inadeguata: "Il nostro sistema giudiziario - conclude Bernelli - porta avanti una sottocultura assolutamente sessantottina che favorisce il prolifarare della criminalità, ma ora il vento sta cambiando, e penso che la prossima primavera possa essere una stagione vincente per Alleanza Nazionale e per tutta la destra".
Al giovane ed appassionato consigliere comunale fa eco Paolo Filipponi, che parla di record negativi per tutta l'Umbria: "Purtroppo la nostra regione ha diversi e spiacevoli primati, come il numero di suicidi, le morti per overdose, i morti sul lavoro. Perugia è ormai un centro internazionale per lo spaccio della droga e lo smistamento della prostituzione. La sicurezza dell'Umbria e dell'Italia dipende in maniera cruciale dalla lotta all'immigrazione clandestina, interi comparti vanno avanti grazie a minoranze che vivono illegalmente nel Paese".
Ed è proprio l'immigrazione , secondo i quattro politici, l'elemento che ha comportato un aumento della criminalità, con una conseguente una diminuzione della sicurezza. "Il problema non è il fatto che uno straniero venga in Italia - attacca Benedetti Valentini - ma chi entra nel nostro Paese deve avere rispetto per le nostre regole. Se così fosse, se tutti scegliessero l'Italia nel rispetto degli italiani e dei loro valori, ogni immigrato che arriverebbe per lavorare onestamente sarebbe benaccetto".
A chiudere l'incontro le parole del senatore Mantovano, che ha toccato quelli che considera i tre punti più importanti in tema di sicurezza: il rispristino delle risorse, la credibilità delle sanzioni penali, e serietà in tema di immigrazione. "Per quanto riguarda il primo tema - dice Mantovano - c'è da segnalare un dato preoccupante. Le finanziarie del biennio 2007-2008 hanno tolto risorse per un totale di quasi 2 miliardi di euro, una cifra che nel dettaglio ha ricadute enormi.
Ad esempio, non possiamo pretendere che ci siano più controlli sulle strade per scongiurare i tanti incidenti che ogni giorno si verificano se tagliamo le spese per la manutenzione e la benzina delle auto delle forze dell'ordine. La sicurezza ha bisogno di immense risorse, è un ambito in cui non si possono fare tagli, noi nel nostro quinquennio al Governo le abbiamo aumentate del 30%, la sinistra ha fatto il contrario". Parlando di sanzioni penali invece, il senatore di An porta ad esempio come un uomo che uccide sua suocera riesca, dopo i vari sconti di pena per attenuanti varie, indulto e cavilli legali, a farsi solo 3 anni in affidamento ai servizi sociali. "Finchè la nostra giustizia è così debole e poco credibile nelle sue pene, non possiamo pretendere che il Paese sia sicuro, ci vuole più rigore e regole più chiare". Infine l'immigrazione, che Mantovano definisce "un lungometraggio, perchè in continuo cambiamento ovunque". Da qui, secondo lui, l'esigenza di aggiornare costantemente le leggi a riguardo: "Una disposizione in materia di immigrazione non può essere valida per sempre.
E' vero, la Bossi-Fini ora come ora dovrebbe essere aggiornata, ma non cancellata del tutto. Al tempo era una legge ottima, bisognerebbe solo correggerla per stare al passo coi tempi. La legge Ferrero-Amato invece va in direzione opposta a tutta Europa, ha sostituito l'autocertificazione con il visto di soggiorno, ha esteso il ricongiungimento a livelli di parentela che chiunque può falsificare, dato che in molti paesi l'anagrafe non esiste, ha modificato i criteri per ottenere lo status di rifugiato politico. Queste sono chiare scelte politiche - conclude Mantovano - di cui faremo le spese tutti se le cose non cambieranno al più presto".