Legge sulla cittadinanza - ferma a causa dell' approvazione della finanziaria


Una volta approvata la legge finanziaria riprenderanno i lavori parlamentari per l’iter legislativo relativo alla modifica della legge sulla cittadinanza

meltingpot.org

Una volta approvata la legge finanziaria è stato annunciato che riprenderanno i lavori parlamentari per l’iter legislativo relativo alla modifica della legge sulla cittadinanza, che dovrebbe ampliare leggermente le speranze di ottenere la cittadinanza per naturalizzazione, soprattutto da parte dei giovani immigrati nati in Italia o arrivati in tenera età.

La cosa strana è invece la giustificazione data per questa temporanea sospensione delle modifiche sulla legge per la cittadinanza: si dice che è stato necessario studiare l’impatto che la stessa dovrebbe avere sulla spesa dello stato.
Un aumento infatti dei cittadini italiani significa un corrispondente aumento della spesa pubblica e di conseguenza è necessario valutarne l’impatto, affinché la spesa pubblica sia interamente e correttamente coperta secondo le regole di contabilità dell’amministrazione, evitando quindi che una nuova legge possa sbilanciare i conti dello stato.

Infatti, stabilire già da adesso quale spesa comporterà la nuova legge, non sapendo nemmeno quando e se questa verrà approvata sembra davvero una preoccupazione inutile.
Anche supponendo che la legge venga approvata entro il 2008, sappiamo che il tempo di attuazione della stessa richiederebbe tempi burocratici lunghissimi (attualmente i tempi statistici di attesa per la naturalizzazione di chi chiede la cittadinanza sono di circa tre anni, così come per chi ha il diritto di ottenerla a seguito del matrimonio con cittadino/a italiano), e quindi, i costi dell’approvazione di questa nuova legge non graverebbero assolutamente sull’esercizio finanziario in discussione.

Quanto detto finora non è quindi di interesse pratico per gli immigrati, anzi, genera solamente confusione sul fatto che si possano far valere certi diritti che sono invece solamente in discussione (poiché la stampa spesso parla impropriamente di una “nuova legge” anche quando questa – come in questo caso - è ben al di là dal venire, alimentando illusioni).
Serve invece per sottolineare come l’immigrazione sia sempre vista e proposta come un problema: “ecco che ora gli immigrati ci faranno spendere più soldi anche a causa della nuova legge sulla cittadinanza”.
Perfino nel momento in cui diventano cittadini, quando non vi dovrebbe essere più ragione per distinguerli o discriminarli, ai cittadini migranti devono essere imputate delle colpe, si deve dare la sensazione che “ci stiano portando via qualcosa”.

Infine, per quanti dichiarano di voler proporre delle norme progressiste, a favore degli immigrati, continua ad aleggiare, una sorta di pregiudizio, quasi ci si dovesse scusare per il fatto che ci si occupa di queste cose.