Barcone si spezza in tre tronconi e 180 immigrati finiscono in mare - Bilancio: otto morti, 40 dispersi


Tragedia dell'immigrazione a Roccella Ionica, dove un barcone carico di clandestini palestinesi è naufragato in piena notte. Sul posto stanno volando due deltaplani della Protezione civile, in arrivo le motovedette

reuters.it

Al momento è di 8 morti il bilancio - ancora provvisorio - del naufragio del barcone di immigrati affondato al largo di Roccella Ionica, in Calabria. A quanto si è appreso sulla barca, spezzatasi in tre tronconi a causa del forte mare, vi erano altre 120 persone, sembra palestinesi, che sono ora sotto la custodia delle forze dell'ordine.

Il barcone di immigrati la notte scorsa per il mare in tempesta si è spezzato in tre tronconi causando la caduta in mare di oltre 180 persone. Secondo le stime dei Carabinieri del reparto territoriale di Locri ci potrebbero essere almeno 40 dispersi al largo delle coste calabresi. Sul posto stanno volando due deltaplani della Protezione civile perché le avverse condizioni meteorologiche non consentono l'utilizzo di elicotteri e natanti di piccole dimensioni.

Da Crotone e Reggio Calabria sono in arrivo le motovedette di Carabinieri, Guardia di finanza e Guardia costiera per ispezionare meglio la zona anche se il mare in tempesta non permette una buona visibilità. Intanto i cadaveri recuperati sono stati portati all'obitorio del cimitero di Roccella Ionica mentre altri 80 immigrati sono stati trasferiti al campo sportivo e almeno una cinquantina ricoverati nei nosocomi della zona per le prime cure mediche.

Sul posto stanno operando squadre dei Vigili del fuoco, della Guardia costiera, della Polizia di Stato e dei Carabinieri in collaborazione con i volontari della Protezione civile.

Tra le vittime potrebbe esserci anche un bimbo. I clandestini viaggiavano a bordo di una imbarcazione in legno lunga circa 30 metri che si stava avvicinando alla costa a causa delle cattive condizioni del mare e, in fase di arenamento, si è spezzata in 5 pezzi. La barca, secondo i primi accertamenti, era partita nei giorni scorsi da un porto della Turchia e si sarebbe spezzata a circa 200 metri dalla riva, urtando contro una secca.

L'urto ha spezzato l'imbarcazione facendo così finire gli immigrati in mare. La maggior parte di essi è riuscita a raggiungere la spiaggia mentre gli altri, a causa del mare mosso, non ce l'hanno fatta e sono morti.
Sul posto i carabinieri della locale Compagnia di Locri e gli uomini della Guardia di finanza che hanno prestato i primi soccorsi.

Gli immigrati sono stati immediatamente rifocillati ed ospitati provvisoriamente in strutture pubbliche in attesa di essere trasferiti in un centro di prima accoglienza. Con quello di ieri gli sbarchi in Calabria sono saliti a 14