Arriva la "Carta Blu" europea


Per gli immigrati extracomunitari altamente qualificati

a.p.

Questa nuova proposta deve essere approvata dal Consiglio, cioè dai 27 Stati dell'Unione europea e poi ratificata in Italia.
Un unico documento per diritti (e doveri) come quelli dei lavoratori locali: condizioni di lavoro, salario, formazione, diritti sindacali, riconoscimento dei titoli, pensione, sicurezza sociale, spese mediche.

In Europa arrivano quasi solo immigrati extracomunitari senza qualifiche professionali, con tutte le conseguenze del caso. Per cambiare questa tendenza la Commissione europea ha proposto oggi di introdurre la "Carta blu" per i lavoratori altamente qualificati provenienti dai paesi extracomunitari. Permesso di lavoro e di soggiorno vengono garantiti con un'unica procedura semplificata a chi ha ricevuto una proposta di lavoro da un'impresa locale.

Ora tocca ai Paesi dell'UE, tra cui l'Italia ovviamente, approvare la proposta e renderla operativa, ma una cosa è certa fin d'ora: l'immigrazione sta diventando sempre di più una tematica "europea", e questo ha conseguenze importanti sul tessuto economico e sociale a livello locale. Esigenze economiche, controllo dei flussi e maggior integrazione sono alla base della nuova iniziativa promossa dal Commissario europeo Franco Frattini, responsabile del dossier immigrazione.

Un cittadino extra-comunitario in possesso di un'offerta di lavoro otterrà permesso di lavoro e soggiorno riunito in un unico documento (la cosiddetta "Carta blu", appunto) che gli garantirà diritti (e doveri, beninteso) comparabili a quelli dei lavoratori locali: condizioni di lavoro, salario, accesso alla formazione professionale, diritti sindacali, riconoscimento dei titoli, pensione, fino alla sicurezza sociale, incluse le spese mediche.

La procedura proposta per ottenere la "Carta blu" - che negli Stati Uniti esiste da tempo, seppure con condizioni non proprio identiche alla proposta europea e si chiama "Carta verde" - è molto semplice e richiede tempi ristretti, nell'interesse dell'impresa e del lavoratore. In tre mesi al massimo le autorità nazionali dovranno esprimersi sulle singole richieste, dopo di che l'accesso alla professione per il lavoratore richiedente sarà garantito per il periodo coperto dal contratto.

Ogni altro tipo di richiesta da parte del lavoratore extracomunitario, sul raggiungimento da parte della famiglia ma legato anche a domande di asilo, o di studio, sarà in seguito legato alla concessione della "Carta Blu".
Molte aziende, soprattutto in paesi come il nostro in cui il numero di laureati in discipline tecniche è ancora insufficiente, necessitano ingegneri, ricercatori, personale scientifico, o informatici.

La percentuale di stranieri di alto livello professionale che lavorano in paesi molto competitivi come la Svizzera (5,3%), l'Australia (9,9%) o gli Stati Uniti (3,2%) è molto più alta rispetto ai paesi dell'Unione europea, dove questo dato è attorno all'uno per cento: anche le cifre confermano che da noi gli extracomunitari svolgono quasi soltanto lavori non qualificati. La nuova misura offre quindi un'opportunità alle aziende che necessitano di competenze e conoscenze per accrescere la loro competitività.

Ogni Paese dovrà poi assicurare al lavoratore immigrato altamente qualificato un livello minimo di stipendio che esso stesso fisserà. Nei 19 Paesi UE che prevedono un salario minimo, lo stipendio per i lavoratori qualificati sarà di almeno tre volte questo livello.

L'Italia, che non lo prevede, dovrà stabilirlo per legge.
Il livello minimo di salario permetterà di proteggere il cittadino italiano ed europeo dalla concorrenza di stipendi troppo bassi dati agli extracomunitari, e quello immigrato da rischi di sfruttamento, con evidenti benefici anche dal punto di vista dell'integrazione sociale.

La nuova proposta deve essere approvata dal Consiglio, cioè dai 27 Stati dell'Unione europea. Dal punto di vista politico il suo significato è molto importante: l'Unione europea sta allargando la sua influenza sul tema dell'immigrazione, sotto l'impulso di Frattini, che in una dichiarazione di oggi mette in evidenza il potenziale economico ma anche sociale della nuova proposta. Secondo Frattini, il sistema della Carta Blu avrà ripercussioni di diverso tipo: se da una parte riconosce il ruolo economico dell'immigrazione qualificata per la competitività delle imprese e del settore economico, dall'altro contribuirà a un maggior controllo dell'immigrazione nell'interesse sia dei cittadini locali che degli immigranti.

Nei prossimi mesi, la Commissione europea presenterà altre proposte in materia di lavoratori stagionali, tirocini retribuiti e trasferimenti di lavoratori all'interno delle multinazionali, sempre nell'ambito del rafforzamento della sua azione in materia di immigrazione.