Non si fermano gli sbarchi di clandestini


Dal 1998 ad oggi i morti sono circa diecimila

ladestranews.it

Nč il mare forza 8 nč la morte fermano i viaggi della speranza di questi disgraziati del mare. Persone senza lavoro, spesso senza terra, che impegnano tutti i loro averi per venire a cercare fortuna in una terra, l'Italia, che di fortuna nč ha ben poca da distribuire.

E spesso quel poco non lo distribuisce nemmeno agli italiani. Eppure, nonostante tutto, il Bel Paese continua ad essere l'agognata meta dei loro sogni. L'America del Mediterraneo.
Cosė proseguono gli sbarchi sulle coste siciliane e calabresi.

Secondo i dati del Viminale, nei primi otto mesi dell'anno sono approdati nel nostro paese 12.419 immigrati irregolari contro i 14.511 dello stesso periodo del 2006, quando giā si era rilevata una leggera flessione rispetto all'anno precedente.
Si tratta di flussi che segnalano un aumento di sbarchi in Sardegna, anche se contenuti (960 nel 2007), rispetto alla rotta principale che resta quella dalla Libia verso Lampedusa.

Tuttavia, a fronte di questa diminuzione, seppur significativa, gli arrivi via mare continuano a registrare un aumento del numero delle vittime. Il rapporto Fortress Europe, che monitorizza gli arrivi nel Mediterraneo, ha stimato che in Sicilia nel 2007 sono morti giā 500 migranti, contro i 302 dell'intero 2006.
Nel complesso, nell'anno in corso sono stimate 1.096 vittime nei viaggi verso le coste europee; 99 solo nello scorso mese di settembre.

Nel dettaglio, 43 vittime alle Canarie; 19 al largo di Mayotte; 11 tra Algeria e Andalusia; 13 nel Canale di Sicilia e 10 in Grecia. Tre bambine cecene assiderate mentre attraversano con la madre la frontiera Ucraina-Polonia a piedi.

Ma agosto č considerato il mese peggiore visto che le vittime accertate nel Mediterraneo sono state 243, 161 solo nello stretto di Sicilia. Una strage favorita anche da alcuni cambiamenti in atto nel business dell'immigrazione clandestina: barche piu' piccole e meno sicure, la mancanza di scafisti per lasciare a viaggiatori inesperti ogni responsabilitā, rotte pių lunghe.

Dal 1998 si contano 10mila immigrati morti per raggiungere l'Europa: un terzo di questi č disperso. Nel canale di Sicilia tra la Libia, l'Egitto, la Tunisia, Malta e l'Italia sono 2.260 gli immigrati deceduti; di questi, oltre la metā (1.365) quelli di cui non si sono recuperati i corpi. Altri 64 sono morti navigando dall'Africa verso la Sardegna.

Nelle tratte che vanno verso la Spagna da Marocco e Algeria, passando dalle Canarie o attraverso lo stretto di Gibilterra, si contano 3.196 immigrati deceduti. Nel mar Egeo, tra la Turchia e la Grecia, sono 696 gli immigrati morti. Infine, gli immigrati affogati nel mare Adriatico risultano 553, di cui la metā dispersi.