Approvato il pacchetto sicurezza


Sono previsti più poteri ai Prefetti in materia di espulsione e la protezione per immigrate vittime di violenza

reuters.it

Il Consiglio dei ministri ha approvato oggi il "pacchetto sicurezza" che si compone di quattro disegni di legge, a cui si accompagna un quinto che inasprisce le pene per il reato di falso in bilancio.

Il primo ddl porta disposizioni in materia di sicurezza urbana, il secondo delle disposizioni in tema di reati di grave allarme sociale e di certezza della pena, il terzo istituisce la Banca dati del Dna e il quarto prevede misure di contrasto alla criminalità organizzate con delega al governo per varare un Testo unico in materia di prevenzione.

Tutti e quattro sono stati firmati dal ministro dell'Interno, Giuliano Amato, e dal ministro della Giustizia, Clemente Mastella

Queste le principali misure approvate dal Consiglio dei ministri:

CONTRASTRO ALLO SFRUTTAMENTO DEI MINORI

- Chi impiega minori di 14 anni nell'accattonaggio viene punito con la reclusione fino a tre anni. Per disincentivare il ricorso a minorenni nel compiere crimini gravi si punta a colpire i complici adulti, prevedendo per loro delle aggravanti. Sono definite anche due nuove pene accessorie: la perdita della potestà del genitore e l'interdizione perpetua da qualsiasi ufficio attinente all'amministrazione di sostegno, alla tutela e alla curatela, nel caso in cui i reati di riduzione o mantenimento in schiavitù, tratta di persone e acquisto e alienazione di schiavi, siano commessi rispettivamente dal genitore o dal tutore.

PIU' POTERI AI SINDACI

- Il governo punta a valorizzare il ruolo dei sindaci nel fronteggiare i pericoli per la sicurezza urbana -- prostituzione, traffico di droga e immigrazione clandestina. Viene così estesa la facoltà dei sindaci di adottare "provvedimenti puntuali ed urgenti".

Parallelamente il ruolo dei vigili urbani è rafforzato: potranno accedere direttamente alla banca dati dei veicoli rinvenuti e a quella dei documenti di identità rubati o smarriti, che finora erano a disposizione solo delle forze di polizia.

A PREFETTI POTERE DI ESPULSIONE

- Per contrastare i reati commessi da romeni -- che "tra gli stranieri sono coloro che delinquono di più", dice il Viminale -- la riforma attribuisce al prefetto il potere di espellere i cittadini comunitari "per motivi di pubblica sicurezza". Tuttavia, per i cittadini dell'Unione che vivono in Italia da più di 10 anni o sono minori il potere rimane in capo al ministro dell'Interno.

L'espulsione è immediatamente esecutiva e la violazione del divieto di reingresso diventa un delitto punito con la reclusione fino a tre anni.

PROTEZIONE PER IMMIGRATE VITTIME DI VIOLENZA

- Il governo cerca al tempo stesso di assicurare una protezione alle donne straniere che denunciano violenze in famiglia: potranno ricevere dal questore un permesso di soggiorno per motivi protezione umanitaria ed essere inserite in "un percorso di integrazione".

In generale, più severità è prevista per le violenze in famiglia, quale che sia la loro nazionalità, dove la pena prevista è la reclusione da due a sei anni. La pena è aumentata se il fatto è commesso ai danni di un under 14.

NORMA ANTI-GRAFFITI

- Viene introdotta una norma a tutela del "decoro urbano", per cui si aggrava la pena per i reati di danneggiamento e di deturpamento e imbrattamento di immobili.

PIU' SEVERITA' VERSO TIFOSI VIOLENTI

- E' previsto che chiunque, nei luoghi in cui si svolgono le partite, nelle loro vicinanze o nei posti di aggregazione per tifosi, è trovato in possesso di razzi, bengala, petardi e bastoni è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni e con la multa da 1.000 a 5.000 euro. La norma si applica anche nelle 24 ore precedenti o successive alla partita.

FINO A 10 ANNI PER UBRIACHI AL VOLANTE CHE UCCIDONO

- Nel ddl sulla certezza della pena sono state inserite modifiche al codice penale per inasprire le pene nei confronti degli automobilisti ubriachi o drogati. Chiunque al volante sotto l'effetto di alcol o droghe provoca un omicidio colposo è punito con la reclusione da tre a dieci anni (oggi ci sono pene da uno a cinque anni).

E' REATO ADESCARE UNDER 16 SU INTERNET

- Sul fronte dei reati a sfondo sessuale il governo ha deciso di creare un nuovo reato che punisce chi "intrattiene relazioni anche a mezzo Internet" con un minore di 16 anni allo scopo di sfruttarlo o di abusarne sessualmente.

Nel caso di violenza sessuale, si prevede un'aggravante specifica se questa viene commessa da una persona che ha relazioni affettive o di convivenza con la vittima o ne è coniuge.

SEQUESTRO DI MERCI CONTRAFFATTE

- Viene resa possibile la distruzione delle merci sequestrate non solo -- come è stabilito ora -- nel caso in cui queste siano deperibili, ma anche quando la custodia delle cose risulti eccessivamente onerosa o pericolosa, o solo quando "la violazione di quei divieti risulti evidente".

CARCERE E CERTEZZA DELLA PENA

- Sono aumentati i casi in cui applicare le misure cautelari dopo arresto in flagranza.

Cancellata è la possibilità di ricorrere al patteggiamento in appello, il che facilitava la riduzione della pena.

Vengono accelerati i processi con imputati in carcere introducendo una specifica ipotesi di giudizio immediato che evita l'udienza preliminare.

ALZATE LO SOGLIE DELLA PRESCRIZIONE

- Il tempo della prescrizione viene calcolato con un riferimento esclusivo alla pena massima prevista dal codice, aumentata della metà. Si tratta di un aumento non contemplato dalla legge ex Cirielli, modificata per rendere compatibile la decorrenza della prescrizione con la durata del processo.

I delitti si prescrivono in un tempo comunque non inferiore a sei anni. Le contravvenzioni in un tempo non inferiore a 4 anni. Il termine di sei anni è previsto anche per le sanzioni, diverse dai delitti e dalle contravvenzioni, stabilite dal giudice di pace.

Quanto ai delitti di maggiore gravità: è previsto un termine massimo per cui essi si prescrivono dopo 30 anni. I responsabili di delitti puniti con l'ergastolo non beneficiano in alcun modo della prescrizione.

NASCE BANCA DATI DEL DNA

- Un disegno di legge apposito istituisce poi presso il Dipartimento della Pubblica sicurezza un archivio in cui confluiranno i profili del Dna, che saranno conservati "per 40 anni dall'ultima circostanza che ne ha determinato l'inserimento".

PATRIMONIO DEI MAFIOSI

- E' introdotta la possibilità di sequestrare il patrimonio mafioso anche in caso di morte del soggetto a cui il bene è stato confiscato. Sequestro e confisca potranno essere richiesti anche nei confronti di persone giuridiche ed enti.

TUTELA DELLE IMPRESE SOTTO RICATTO MAFIOSO

- Le imprese che denunciano l'interferenza della criminalità organizzata hanno diritto a misure di controllo e sostegno e a specifici contributi. Al contrario, la mancata denuncia comporterà il sequestro e la confisca di prevenzione, salvo che i titolari d'impresa non collaborino concretamente con la polizia.