Liguria, proposta di legge per regolamentare la presenza dei nomadi


Alleanza nazionale ha presentato la proposta di legge "Regolamentazione e disciplina degli interventi sulla presenza delle popolazioni nomadi nel territorio ligure"

ivg.it

Alleanza nazionale ha presentato la Proposta di legge “Regolamentazione e disciplina degli interventi sulla presenza delle popolazioni nomadi nel territorio ligure”, come già fatto nei giorni scorsi anche dai gruppi regionali di An di Lombardia, Piemonte e Veneto.

“Si tratta di una proposta innovativa, che alla logica prevalente dei diritti affianca quella dei doveri”, ha commentato Gianni Plinio, capogruppo e primo firmatario, sottolineando la necessità che “da un lato le istituzioni promuovano interventi finalizzati allo sgombero dei campi zingari abusivi ed alla repressione severa e puntuale dei reati in cui si distinguono i nomadi, tra i quali lo sfruttamento dei minori ai fini dell’accattonaggio molesto, mentre dall’altro è necessario che ne venga disciplinata la presenza sul territorio”.

Per centrare l’obiettivo la legge, che prevede l’istituzione di campi sosta attrezzati, fissa a sei mesi il periodo massimo di permanenza in un campo, a meno che non siano presenti minori in età scolare. In questo caso il permesso potrà essere prorogato fino alla conclusione del ciclo scolastico, a condizione che il minore frequenti regolarmente almeno il 90% delle lezioni.

Si prevede l’intensificazione dei controlli da parte delle ASL , dei quali dovrà essere fatta una relazione semestrale alla Regione. Si fissa il numero di nomadi massimo per ogni comune pari ad 1 per mille della popolazione residente.

Ogni famiglia nomade deve versare un contributo a totale copertura delle spese di gestione (luce, gas, tassa rifiuti) ed impegnarsi a tenere pulita la propria area di sosta. Chi ha precedenti penali non potrà avere accesso al campo. Saranno peraltro espulsi dal campo sosta coloro che danneggiano le attrezzature, non pagano i contributi o in generale violino il regolamento dei campi o la normativa regionale o nazionale. La Regione contribuirà con finanziamenti per lo più di derivazione statale come quelli del Fondo per l’inclusione sociale, alla realizzazione dei campi sosta, solamente se i Comuni assolveranno agli obblighi previsti.

Plinio rimarca che la legge contribuirebbe a prevenire il fenomeno dei flussi migratori selvaggi, a contrastare la criminalità e a spezzare, oltre al resto, il circolo vizioso dell’ignoranza, dell’illegalità e dello sfruttamento in cui i bambini nomadi vengono cresciuti.

Secondo il capogruppo, la norma è particolarmente utile in una regione come la Liguria in cui l’immigrazione è aumentata del 20% e nella quale si stima una presenza complessiva di almeno 3 mila nomadi ed in una città come Genova, dove si va facendo sempre più acuta l’emergenza-nomadi a causa della presenza di circa 300 rom romeni e di un migliaio di zingari di altri gruppi e della permanenza di campi abusivi ad elevato rischio igienico-sanitario. Gran parte degli interventi previsti dalla Pdl - rimarca Plinio - potranno, tra l’altro, giovarsi degli stanziamenti messi a disposizione tramite il Fondo statale per l’inclusione sociale previsto dalla Direttiva del 3 agosto 2007.

Plinio, infine, conclude: “La nostra proposta potrà essere arricchita dal contributo migliorativo di colleghi consiglieri, di minoranza e di maggioranza: siamo fiduciosi nella sua approvazione”.