Immigrazione e asilo, il 'modello italiano' di accoglienza illustrato a Bruxelles dal prefetto Morcone


Annunciati due schemi di decreti legislativi, predisposti dal ministero dell'Interno, per il recepimento di direttive comunitarie

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Nella sede del Palazzo del Consiglio economico e sociale presso la Commissione europea a Bruxelles, il Capo dipartimento per le libertà civili e l'immigrazione Mario Morcone ha tenuto un intervento nel corso di un 'public hearing' sul futuro del sistema europeo dell'asilo.
Morcone nel suo discorso ha tracciato un quadro sulla situazione dei flussi migratori in Italia e le prospettive che questo tema avrà nel futuro. In particolare, il prefetto ricordando come il nostro Paese sia stato interessato di recente da flussi di immigrazione di diversa natura, ha evidenziato come sia stato necessario mettere in piedi un sistema di accoglienza articolato in diverse tipologie di strutture dove è priorità assoluta sempre quella di assicurare il salvataggio della vita umana e offrire una prima assistenza ma anche che è diritto e dovere di ogni nazione di approdo quello di compiere ogni sforzo per individuare l'identità e le motivazioni che muovono le persone migranti ad affontare viaggi così a rischio. E ciò per favorire la tutela dei diritti e delle protezioni umanitarie riconosciuti a livello internazionale e nazionale ma anche della giusta pretesa del rispetto nello stato ospitante delle regole generali di ingresso e di soggiorno.

A questo proposito Morcone ha sottolineato quello che lui stesso ha chiamato 'il modello Lampedusa' che ha definito un modello di efficienza e coordinamento delle componenti statali, locali e associazionistiche in esso coinvolte.

Altra iniziativa degna di essere evidenziata è, proprio in relazione alla necessità di costruire percorsi di integrazione per i richiedenti asilo e riconosciuti rifugiati, la costituzione dello Sprar (Sistema di Protezione Richiedenti Asilo e Rifugiati), che offre, per la elevata qualificazione raggiunta, la misura della capacità di accoglienza dimostrata dal nostro Paese per cui è possibile parlare di 'un modello italiano'.

Per contribuire alla creazione di un diritto di asilo comune a livello europeo, nello spirito delle conclusioni del Consiglio europeo di Tampere, Moercone ha annunciato che saranno approvati in via definitiva dal Consiglio dei Ministri il 9 novembre prossimo due schemi di decreti legislativi, predisposti dal ministero dell'Interno, che recepiscono due importanti direttive comunitarie in materia di asilo, la 2004/83/CE e la 2005/85/CE e che quindi entreranno in vigore nel nostro ordinamento enro l'anno.

Il Capo dipartimento per le libertà civili e l'immigrazione ha ribadito, infine, come dall'esperienza maturata nel nostro Paese emerge chiaramente che il fenomeno dell'immigrazione «Deve prevedere un'efficace gestione degli ingressi regolari, su un piatto e un serio contrasto all'immigrazione illegale sull'altro».