Flussi 2007: datori di lavoro all'esame del reddito


Indicazione del reddito relativo alla richiesta del nulla osta di lavoratori domestici extracomunitari

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Un punto controverso nella compilazione del modello per la richiesta di nulla osta di lavoratori domestici extracomutari è quello relativo al reddito da indicare. Il problema riguarda la richiesta di nulla osta per l'assunzione da parte di un datore di lavoro privato di colf e badanti: richiesta che è subordinata al possesso di un reddito tale da tutelare il lavoratore che farà ingresso in Italia.

Chi intende assumere colf o badanti residenti all'estero, infatti, deve essere in grado di dimostrare di possedere una capacità economica adeguata. La capacità economica sussiste se il richiedente è in possesso di un reddito annuo di importo almeno doppio rispetto al totale della retribuzione annua (oltre a eventuale vitto e alloggio), dovuta al lavoratore da assumere, maggiorata degli oneri contributivi.

Il modello chiede, letteralmente, l'indicazione del reddito imponibile indicato nel prospetto fiscale. Le istruzioni per la compilazione, tuttavia, non evidenziano cosa indicare: affermano, però, che il reddito ai fini della determinazione della verifica della capacità economica è quello annuo al netto dell'imposta. Il problema è se sottrarre le imposte dal reddito imponibile (come indica il modello) o dal reddito complessivo.

Nell'ordinamento italiano, non esiste una definizione di reddito. Il concetto dovrebbe essere individuato sulla base del Tuir. Secondo l'articolo 1 presupposto dell'Irpef è il possesso di redditi in denaro o in natura rientranti nelle categorie indicate all'articolo 6. Il reddito complessivo si determina sommando i singoli redditi. Diverso dal reddito è la base imponibile.

Quindi, reddito è quello complessivo, mentre quello che in Unico viene definito reddito imponibile, in realtà è la base imponibile. La conseguenza è che quando si richiede il reddito di un soggetto, occorre riferirsi al reddito complessivo ai fini del Tuir: le componenti che vanno eventualmente sottratte da tale riferimento in occasione di richieste di reddito, sono eccezioni stabilite in casi specifici. Per i flussi, l'eccezione è che vadano detratte le imposte.

In definitiva, quindi, la compilazione del modello potrebbe risultare non coerente con le istruzioni e soprattutto con il parametro necessario a stabilire la congruità del reddito. Infatti, letteralmente, andrebbe inserito il reddito imponibile indicato nel modello fiscale, ad esempio rigo RN6 di Unico, mentre per stabilire la sussistenza della capacità economica si dovrebbe partire dal reddito complessivo e sottrarre le imposte. In tal modo, il dato contenuto nel modello di nulla osta, non consentirebbe la verifica immediata della capacità economica.

Una possibile interpretazione è che nel modello, l'indicazione di reddito imponibile sia da intendersi come reddito netto. È, però, auspicabile un chiarimento ministeriale in quanto sottrarre le imposte dal reddito imponibile non sembra coerente con la finalità dell'informazione. Peraltro le Faq dell'Interno e della Solidarietà sociale parlano sempre di reddito al netto delle imposte, glissando su quale dei due dati prendere in considerazione.

Va, in ogni caso, ricordato che è possibile cumulare i redditi dei parenti di primo grado (genitori e figli) anche se non conviventi. In assenza di questi soggetti, può essere effettuato il cumulo dei redditi di soggetti tenuti legalmente all'assistenza sulla base di un'autocertificazione. Nella domanda è previsto un campo per il reddito integrativo. Sono esentati da questo requisito i datori di lavoro affetti da patologie o handicap che ne limitano l'autosufficienza.

Contratti per colf e badanti


Il contratto per colf e badanti può essere anche a tempo determinato ma di almeno 20 ore a settimana, con stipendio da un minimo di 550 a un massimo di 1.050 euro al mese, secondo i livelli. Il lavoro domestico riguarda circa un terzo degli ingressi di lavoratori extracomunitari fissati dal decreto flussi 2007 (65mila su un totale di 170mila posti). La data per inviare la domanda online è il 18 dicembre (a partire dalle 8), ma chi vuole assumere colf o badanti cittadini di uno dei 14 Paesi che hanno firmato accordi di cooperazione con l'Italia (Albania, Algeria, Bangladesh, Egitto, Filippine, Ghana, Marocco, Moldavia, Nigeria, Pakistan, Senegal, Somalia, Sri Lanka, Tunisia) può presentare la domanda dalle 8 del 15 dicembre (e non la deve rispedire il 18).

Il reddito


Quel che il datore deve dichiarare è il reddito imponibile. Chi vuole assumere una colf o una badante può sommare il proprio reddito a quello dei parenti di primo grado (anche se non si convive) o di chi per legge è tenuto all'assistenza del futuro datore di lavoro. Si può così raggiungere il reddito «sufficiente» richiesto dal decreto flussi 2007 per l'assunzione di lavoratori extracomunitari: vale a dire il «il reddito annuo, al netto dell'imposta, di importo almeno doppio rispetto all'ammontare della retribuzione annuale dovuta al lavoratore da assumere, aumentata dei relativi contributi» (si tratta dei redditi riferiti al 2006 che si denunciano nella dichiarazione 2007). Fanno eccezione gli invalidi al cento per cento, che non hanno l'obbligo di dimostrare alcun reddito.

Cambio di datore


Se il datore cessa l'attività (o scompare l'anziano per cui si chiede la badante) può subentrare un altro datore di lavoro: l'istanza di subentro non deve però essere presentata via internet ma allo Sportello unico. Come è possibile assumere anche più di una colf o badante se si prova di avere un reddito adeguato, così la stessa colf o badante può essere assunta da più datori di lavoro: ad esempio due famiglie si possono "dividere" i servizi di una stessa domestica garantendogli tutti i diritti e i contributi stabiliti dalla legge.

Otto possibilità


Il contratto nazionale per il lavoro domestico prevede 4 livelli di inquadramento e 4 sottolivelli: A, A super, B, B super, C, C super, D e D super a cui corrispondono otto stipendi minimi differenti. Il livello A riguarda collaboratori con meno di 12 mesi di esperienza che non fanno assistenza alla persona (550 euro al mese); l'A super è per gli addetti alla compagnia di persone autosufficienti o per le baby sitter (650 euro); B è il collaboratore domestico con più di un anno di esperienza (700 euro), B super riguarda chi assiste persone autosufficienti (750 euro). Nel livello C si inquadra il collaboratore che ha conoscenze specifiche e lavora autonomamente, tipo il cuoco (800 euro); mentre C super si applica a coloro che assistono i non autosufficienti ma non hanno una formazione specifica (850 euro). I livelli D e D Super riguardano i collaboratori che hanno invece una qualifica professionale e prevedono in entrambi i casi un'indennità di 150 euro. Indennità che si aggiunge a uno stipendio che per il livello D è di 1000 euro e per il D super (assistenza a persone non autosufficienti) è di 1.050 euro.

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