Minori: 123 milioni di bambini comprati dal profitto del lavoro


E' questo il quadro sconvolgente, riferito dalla FAO nella Giornata Mondiale contro il lavoro minoril.

passineldeserto

Oltre 132 milioni di bambini tra i 5 ed i 14 anni d'età sono costretti a lavorare e ben 22mila di loro muoiono ogni anno per incidenti legati ad esso.

«È inaccettabile - ha detto Jose Maria Sumpsi Vinas, vicedirettore generale della Fao - costretti a lavorare sui campi, in condizioni spesso molto dure e rischiose per la loro salute». Ma il numero totale dei bambini che lavorano è ben più alto. Secondo le stime dell'Ilo, l'Organizzazione Internazionale del Lavoro, a livello mondiale, il fenomeno coinvolge addirittura 218 milioni di minori, il 70% dei quali sono occupati in agricoltura, rappresentando un terzo della forza lavoro del settore. E si tratta di stime per difetto perché il lavoro minorile, spesso clandestino, elude le statistiche ufficiali sull'occupazione.

Un broblema, quello del lavoro minorile e dello sfruttamento legato ad esso, che non coinvolge solo "gli altri", ma anche - ed in modo forte - l'Italia.

La denuncia è lanciata da Telefono Arcobaleno , associazione che si batte contro ogni abuso sull'infanzia e contro la pedofilia on line. Non si tratta - secondo quanto riferito dall'Associazione - solo dei bambini che vediamo sfruttati per l'accattonaggio ai bordi delle nostre strade: a finire nella rete dei trafficanti, sottolinea l'associazione, sono bambini europei, africani, sudamericani e asiatici, a volte vengono rapiti o convinti con l'inganno, a volte vengono consegnati ai «mercanti di persone» proprio dalle loro famiglie in cambio della remissione dei debiti o di promesse d'istruzione o addirittura in cambio di denaro. Questi bambini usati e gestiti da organizzazioni criminali con minacce e maltrattamenti, versano in condizioni di sudditanza fisica e psicologica e di quotidiano sfruttamento.

Questi alcuni numeri. (fonte L'Unità)

In Italia le persone denunciate per il reato di sfruttamento di minori per l'accattonaggio, nel 2005, sono state purtroppo soltanto 455, a fronte invece di un fenomeno vastissimo che si alimenta di una realtà sommersa che vede tra le regioni interessate: la Lombardia, con 90 persone denunciate; la Puglia, con 4 arresti e 73 denunce; la Sicilia con 48 denunce; il Lazio con 2 arresti e 40 denunce; la Campania e il Piemonte con 33, l'Emilia Romagna con 27 e il Veneto con 22 denunce.