Colf straniere: il 57% lavora in nero


Solo il 25% delle collaboratrici domestiche vuole rimanere in Italia

corriere della sera

Guadagnano in media 880 euro al mese per 42 ore di lavoro a settimana, ma le irregolari prendono meno di 750 euro
Lavorano in nero, del tutto o in parte, nel 57% dei casi, 6 su 10 vivono lontane dai figli o dal marito, si sentono membri della famiglia per cui lavorano nel 60% dei casi ma solo una su 4 è intenzionata a rimanere in Italia.

È la fotografia delle Collaboratrici domestiche straniere in italia quale emerge dall indagine «Il Welfare fatto in casa» realizzata dall'Iref, Istituto di ricerche educative e formative delle Acli, presentata a Roma.

STIPENDI - Le colf guadagnano in media 880 euro al mese per 42 ore di lavoro a settimana. Esiste però una differenza di stipendio tra le collaboratrici regolari e quelle che non lo sono. Le prime godono di maggiori garanzia economiche e guadagnano anche 1.000 euro al mese; le colf irregolari o che sono in Italia da meno di 2 anni hanno un guadagno medio di 750 euro. Anche il costo delle ore di straordinario varia a seconda della regolarità o meno delle collaboratrici. Lavorare oltre 40 ore settimanali frutta alle colf irregolari solo 145 euro in più, a fronte dei 300 euro che guadagnano le collaboratrici in regola.

L'INDAGINE - Dall'indagine emerge appunto che solo il 25% delle colf vuole rimanere in Italia contro la maggioranza che è intenzionata, invece, a tornare in Patria o spostarsi altrove, al più presto (28%) o non appena conclusa l'esperienza lavorativa (47%), purchè duri solo pochi anni ancora (60%).

Sono in particolare coloro che assistono persone non autosufficienti o convivono con la persona assistita, le cosiddette «badanti», a non voler portare avanti il proprio lavoro ancora per molto (69-70%). Del resto, già al momento della partenza, 6 donne su 10 pensavano di venire in Italia soltanto il tempo necessario per risparmiare dei soldi. È un futuro dunque piuttosto incerto quello del welfare italiano «fatto in casa».