Immigrazione: serve dal Governo un forte segno di discontinuità.


Il 17 luglio due presidi di Cgil,Cisl e Uil davanti ai Ministeri dell’Interno e Solidarietà sociale

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In due sit in che avranno luogo presso i Ministeri dell’Interno e della Solidarietà Sociale, il prossimo 17 luglio, Cgil, Cisl e UIL chiederanno ai Ministri Amato e Ferrero un segno concreto di discontinuità rispetto alla crescente situazione di incertezza che sembra caratterizzare in questi ultimi mesi la questione migratoria in Italia.

In particolare si denunciano i fortissimi ritardi nella consegna dei permessi di soggiorno, sia in caso di rinnovo che di primo rilascio, situazione che ha prodotto proteste dei cittadini e delle organizzazioni sindacali in molte realtà locali e che si aggrava a ridosso delle ferie estive. In effetti, malgrado le circolari del Governo, non vengono meno le preoccupazioni per chi ha solo il cedolino a testimoniare la regolarità della sua presenza in Italia e che teme problemi in fase di rientro dalle vacanze.

Il primo sit-in avrà luogo davanti al Viminale alle 10.30, mentre il secondo si terrà nel pomeriggio, alle ore 15.30, presso la sede di Via Fornovo del Ministero della Solidarietà Sociale. In particolare, verso questo Ministero, la protesta è relativa ai ritardi insopportabili nello smaltimento delle domande riguardanti il decreto flussi 2006 (decine di migliaia di assunzioni perse o ritardate); ma riguarda anche l’assenza nel 2007 di un decreto flussi per il lavoro subordinato, che si configura come un vero e proprio blocco dell’ingresso regolare in Italia.

Una situazione paradossale, a fronte di una crescita dell’immigrazione irregolare che va ad alimentare l’economia sommersa, deteriorando le condizioni del lavoratore immigrato fino alle forme di grave sfruttamento e paraschiavismo più volte riportate anche dai mass-media. Per questo motivo Cgil,Cisl,Uil hanno deciso di organizzare presìdi di fronte i due Ministeri, chiedendo di essere ricevuti assieme a delegazioni di lavoratori stranieri, con l’obiettivo di testimoniare la gravità della situazione e di chiedere misure immediate volte a garantire la pienezza del diritto per chi ha presentato regolare richiesta di rinnovo del proprio permesso di soggiorno e chi attende di essere assunto da aziende e famiglie che ne hanno fatto richiesta.