Ferrero: "Un decreto legge antisfruttamento"


Permetterà ai clandestini di denunciare chi li schiavizza nei campi.

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Un intervento tampone in attesa della legge già all'esame del Parlamento. Nelle prossime settimane il governo potrebbe approvare un decreto legge che permetterà ai lavoratori stranieri senza permesso di soggiorno di denunciare chi li sfrutta senza rischiare un'espulsione.

Una misura d'urgenza, che vuole tutelare migliaia di braccianti che quest'estate saranno reclutati dai caporali per massacranti turni di raccolta nei campi, soprattutto nel meridione. A caldeggiare l'intervento dell'esecutivo è il ministro per la Solidarietà Sociale Paolo Ferrero, stamattina a Bari per un convegno nazionale sulle "Politiche del Governo per la lotta al lavoro nero".

"Va fatto immediatamente un decreto che traduca in forme operative quel disegno di legge che il Governo ha fatto nel settembre dello scorso anno, proprio a partire dai fatti pugliesi, ma che purtroppo non e' stato ancora approvato dai due rami del Parlamento" ha detto il ministro. Ferrero faceva riferimento al disegno di legge antisfuttamento approvato qualche settimana fa dal Senato, ora al vaglio della Camera dei Deputati.

Tra le misure previste, pene durissime per i caporali, che rischiano fino a otto anni di galera, e il rilascio di un permesso per protezione sociale ai lavoratori (anche se nella versione approvata a palazzo madama questa possibilità è meno "automatica" rispetto a quanto prevedeva originariamente il testo varato dall'esecutivo). Il problema è che tra approvazione alla Camera e pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, ci vorranno ancora mesi prima che queste norme diventino legge.

Di qui l'intenzione di tamponare la situazione con un decreto-legge, che entrerebbe subito in vigore. "Credo che nelle prossime due settimane questo decreto vada fatto in modo che per la campagna di raccolta di questa estate possa valere la legge che permette ai clandestini di denunciare in sicurezza le condizioni di lavoro schiavistico, e' bene che si capisca che così come questo Governo lotta contro l'evasione fiscale, e' contro il lavoro nero e lotta per farlo diventare un lavoro pulito, un lavoro regolare" ha insistito Ferrero. La repressione, comunque, non basta.

Secondo il ministro per la Solidarietà Sociale sono anche necessarie "politiche economiche, industriali, agricole, che permettano alle aziende di stare sul mercato in condizioni normali".