Controlli sanitari nell´offensiva disposta dal Viminale a livello nazionale. Il riserbo degli investigatori


Macellerie islamiche al setaccio

l' espresso

Terrorismo, blitz anche nei phone center: Bari nel mirino.
I controlli negli internet point, nei phone center ma anche nelle macellerie islamiche sono scattati contemporaneamente in tutta la provincia di Bari. Un gruppo interforze, composto da investigatori specializzati nell´antiterrorismo nella giornata di ieri ha identificato centinaia di stranieri. Il blitz è stato disposto e coordinato a livello centrale, dal ministro dell´interno Giuliano Amato, al quale questa mattina saranno consegnati i dati raccolti dagli 007, con la collaborazione della Prefettura di Bari guidata da Carlo Schilardi.

Al lavoro gli uomini della Questura di Bari e dei commissariati del barese, ma anche i carabinieri del Nas (il Nucleo antisofisticazione) di Bari, coordinati dal comandante Giuseppe Caruso, che si sono concentrati in particolare nelle macellerie gestite da islamici, una trentina di esercizi commerciali in tutta la provincia. Le verifiche di tipo sanitario su cui i militari del Nas sono competenti, sono stati la chiave di volta per poter raccogliere i nominativi degli stranieri presenti nella regione, e valutarne la relativa posizione sul territorio.

I controlli nei prossimi giorni saranno estesi anche ad altre città italiane secondo un calendario fissato dal Viminale, che ha individuato delle zone "calde", dove cioè si concentrerebbero alcuni gruppi potenzialmente più pericolosi. Secondo le ultime stime degli inquirenti, la città di Bari è tra quelle più monitorate perché terra di passaggio per eventuali cellule terroristiche straniere. E tra gli immigrati più tenuti sotto osservazione, figurano maghrebini, pachistani, afgani e iracheni.

Gli uomini della Digos di Bari e i colleghi delle Ucigos della provincia, diretti dal questore Vincenzo Speranza, hanno fatto visita alle decine di Internet point e ai phone center, controllando i relativi registri. Le ultime leggi antiterrorismo (del luglio 2005) hanno infatti intensificato le misure fino ad allora in vigore, introducendo alcuni obblighi per chi intende avviare o gestire un "pubblico esercizio, nel quale sono posti a disposizione del pubblico apparecchi terminali utilizzabili per le comunicazioni, anche telematiche".

Secondo la nuova normativa, occorre chiedere licenza direttamente al questore e riportare su un registro i dati anagrafici e i relativi documenti di identità "dei soggetti che utilizzano postazioni pubbliche non vigilate per comunicazioni telematiche, ovvero punti di accesso a Internet". Dall´esame di licenze e registri, dunque, gli investigatori dovrebbero riuscire a tenere sotto controllo presenza e relativi contatti degli stranieri in Italia.

Gli 007 dell´antiterrorismo tengono sotto controllo anche le due moschee di Bari: una in via estramurale Capruzzi, la più grande della Puglia, l´altra riaperta due mesi fa in un garage di via Costantino al quartiere Libertà. Ma quella di riferimento, per gli immigrati di fede musulmana, rimane quella di via Capruzzi, inaugurata a novembre 2006. Il venerdì, il giorno più importante per la preghiera ad Allah, si ritrovano tutti lì, arrivando anche da altri centri della provincia. E il numero continua a crescere. Sono circa 300 i fedeli islamici che, complessivamente, si incontrano nelle due mosche e tra i quali ci sono anche tre italiani, convertiti alla religione musulmana.

Quella aperta a novembre, costata 315mila euro e frutto di una autotassazione tra gli immigrati, è molto più di un semplice luogo di culto.
All´indomani dell´inaugurazione, l´Imam Abdel, iracheno sunnita, trapiantato a Bari ormai da sette anni, di professione macellaio, aveva parlato del progetto per la realizzazione di un vero e proprio centro di cultura araba, il primo ed unico in Puglia. Oltre ai momenti di preghiera che cominciano la mattina all´alba per finire nella tarda serata, nella moschea di via Capruzzi, ci sono infatti anche docenti che insegnano la lingua araba.

Nei prossimi giorni, per esaminare i dati raccolti nelle ultime ore, faranno da supporto anche i funzionari dell´Ufficio immigrazione e gli specialisti della scientifica della Questura di Bari.