Immigrazione: Croce Rossa, a lampedusa tensioni tra etnie


Nel centro di accoglienza di Lampedusa c'é troppo sovraffollamento.

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La convivenza forzata, spesso di giorni, fra gli stranieri è fonte di "tensioni fra le etnie". Lo denuncia il presidente della Croce Rossa Italiana, Massimo Barra, che questa mattina ha visitato il centro di prima accoglienza dell'isoletta siciliana, primo approdo italiano di molti clandestini.

A Lampedusa, i volontari della Cri assistono i minori che arrivano al centro. Nella sua missione a Lampedusa, Barra ha incontrato il sindaco e il vicesindaco dell'isola, Dino Derubeis e Angela Maraventano ed è stato accompagnato nella visita al centro dal prefetto Dionisio Spoliti.

"Il centro in questi giorni - ha riferito Barra - ha accolto fino ad oltre 800 persone. Stamattina ce n'erano 560; di questi, 150 sono poi stati trasferiti a Siracusa. Ora ce ne sono circa 400 ma la situazione è davvero pesante.

Ci sono troppe persone, c'é l'overbooking. E' un sovraffollamento che non giova alla qualità della vita delle persone. L'essere stanziali per giorni e giorni, anche per una settimana, crea momenti di nervosismo e di tensioni. Questa mattina ho assistito ad una rissa, alcuni egiziani ed alcuni nigeriani si sono lanciati delle bottiglie, si sono picchiati. Una colluttazione che è stata immediatamente sedata dalle forze dell'ordine ma è indicatore del livello di conflitto che c'é nel centro. Voglio ricordare che gli stranieri dovrebbero stare nei centri solo poche ore o pochissimi giorni".

Nonostante il sovraffollamento, Barra ha detto di aver trovato un grande cambiamento organizzativo e logistico nel centro rispetto ad una precedente visita: "il nuovo centro è certamente migliore rispetto all'altro, che ora é praticamente disabitato. Si vede lo sforzo dell'amministrazione, consapevole che questa dell'immigrazione é un'emergenza che durerà parecchi anni. La situazione a Lampedusa è molto complessa ma le risposte sono professionali". Un risultato al quale "deve aver contribuito anche la presenza degli organizzazioni umanitarie, come la Croce Rossa, che monitorano la vita nel centro".

"L'assistenza agli immigrati - ha ribadito il presidente - é una delle priorità della Croce Rossa e intendiamo essere più presenti nel centro. Ad un nostro maggiore coinvolgimento guardano anche gli operatori locali che, come la Guardia di Finanza e la Capitaneria di Porto, sono in prima linea nell' accoglienza agli stranieri. Sono persone che fanno un lavoro oscuro, purtroppo, alla maggioranza degli italiani". Intanto, la Cri ha deciso di aprire un nuovo comitato a Lampedusa che sarà a disposizione sia del centro di prima accoglienza ma anche della popolazione locale.

Il Comune ha messo a disposizione dell'associazione di volontariato, una sede. Inoltre, d'intesa con il Viminale la Cri si occuperà non solo di assistere i minori nel centro ma di accompagnarli nel trasferimento ad altri centri.