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Matrimoni più facili con musulmane

Non servirà più il nulla osta del paese di provenienza - Per unirsi in matrimonio con una musulmana residente regolarmente in Italia, non sarà necessario che la sposa ottenga il nulla osta dal paese di provenienza. Basterà un'autocertificazione alla quale sia allegato un documento dell'ambasciata italiana o del consolato nel paese di provenienza.
La novità è stata introdotta grazie all'approvazione, in commissioni riunite Affari Costituzionali e Giustizia della Camera, di un emendamento presentato da alcuni deputati del Pdl al ddl sicurezza. I paesi islamici di norma non concedono il nulla osta alle donne musulmane che intendano sposare una persona di religione diversa a quella musulmano, infatti, i paesi islamici prima di concedere il nulla osta chiedono la conversione all'Islam del coniuge.
Dal del ministero dell'Interno, di concerto col ministro degli Esteri e il ministro per le Pari opportunità, sarà emanato un decreto per individuare i casi e gli Stati di provenienza per i quali il nulla osta è sostituito da una dichiarazione resa all'ufficiale dello stato civile dal cittadino regolarmente residente in Italia, nella quale si attesta l'assenza di cause ostative al matrimonio. Alla dichiarazione è allegata un'attestazione rilasciata dall'ambasciata o dal consolato dello Stato di provenienza dalla quale risulti la mancata conoscenza dei motivi che ostano alla celebrazione del matrimonio. Per la deputata musulmana del Pdl Sbai l'emendamento approvato mette fine a una norma "discriminatoria nei confronti delle donne musulmane.
L’emendamento passerà per i pareri alle Commissioni competenti, quindi, giovedì il ddl approderà in Aula per la discussione generale.

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Mercoledì, 29 Aprile 2009 - a.p.


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