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Ddl Sicurezza: regolarizzazione 600mila badanti irregolari bocciato

L’emendamento per la sanatoria proposto dal Pd - Le commissioni Giustizia e Affari Costituzionali del Senato hanno bocciato l'emendamento del Pd al ddl sicurezza che chiedeva la regolarizzazione delle badanti e delle colf che lavorano nelle famiglie italiane.

Non si poteva emendare, altrimenti si sarebbe “rallentato” l'iter del disegno di legge tanto caro alla Lega e che ora aspetta solo l'ok del Senato.

Ma la realtà è che ci sono almeno 600mila tra badanti, baby sitter e colf straniere che collaborano alla conduzione di migliaia di famiglie italiane, ma che, prive del permesso di soggiorno e senza un provvedimento di sanatoria, sono oggi fuorilegge. Soggette a sanzioni anche le famiglie che danno loro lavoro perché potrebbero essere accusate di un reato penale, considerato poi che lo stesso ddl sicurezza introduce anche il reato di clandestinità; chi ha in casa una collaboratrice familiare potrebbe rischiare l'arresto da 6 mesi a 3 anni e una multa di 5mila euro.

Emanuela Baio (Pd), autrice dell'emendamento bocciato, dice: «di queste lavoratrici sappiamo tutto perché vivono nelle nostre case, ma il governo preferisce che siano clandestine. Si poteva compiere un primo passo verso la legalità, ma nonostante l'evidenza dei dati e l'importanza anche economica che la regolarizzazione delle badanti avrebbe comportato, la maggioranza preferisce il lavoro nero».

La decisione della maggioranza di bocciare un emendamento di assoluto buon senso ha suscita critiche anche da parte di alcuni esponenti dello stesso Pdl. Il deputato Benedetto Della Vedova lo definisce «un errore». Il deputato del Pdl si rivolge direttamente al governo: «occorre un piano di regolarizzazione degli immigrati, tipicamente le badanti ma non solo, anche per dare credibilità al pacchetto sicurezza e al reato di immigrazione clandestina». Secondo il deputato Della Vedova, infatti, se il disegno di legge non si accompagnasse con una sanatoria, rischierebbe di diventare «come le grida manzoniane», perché sarebbe irragionevole perseguire le badanti e chi dà loro lavoro e così la legge non verrebbe applicata.

Secondo Raffaella Maioni, responsabile nazionale delle Acli-Colf, «le famiglie italiane non rinunceranno all'aiuto offerta da queste persone, ma è chiaro che il clima di terrore che si è creato intorno agli stranieri potrebbe creare reazioni difficili da prevedere».

Vedi la circolare">Articolo corellato

Fonte: http://www.larinascita.org/

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Sabato, 27 Giugno 2009 - http://www.larinascita.org/


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