La cittadinanza italiana non può essere un requisito fondamentale per la presentazione della domanda - Si torna nuovamente a parlare di discriminazione da parte di Enti pubblici. Questa volta tocca al Comune di Pordenone che ha steso il bando per le due borse di studio "Mior e Brussa", ma ha ben pensato di inserire la cittadinanza italiana come requisito fondamentale per la partecipazione. Le due borse di studio vengono assegnate ogni anno, così come disposto dalle disposizioni testamentarie di Luigi Mior e Carlo Brussa, ed è riservato agli studenti universitari iscritti al primo anno di un qualsiasi corso di laurea, appartenenti a famiglie in condizioni economiche di disagio, in base all'Isee, e che siano residenti in Comune da almeno 5 anni.

Quando una ragazza straniera iscritta al primo anno dell'anno accademico 2010/2011 ha chiesto di parteciparvi, e si è vista rifiutare la domanda da parte della funzionaria del Comune, ha subito contattato l'Asgi (Associazione Studi Giuridici sull'Immigrazione) che ha inviato al Sindaco e all'assessore all'Istruzione, una lettera per chidere l'eliminazione dei vincoli relativi alla cittadinanza dal bando.

A conoscenza della vicenda è venuto anche l'Ufficio nazionale anti-discriminazioni razziali presso la presidenza del Consiglio e alla Commissione europea e per questo adesso l'Italia rischia seriamente una procedura d'infrazione comunitaria.

La vicenda è tutt'altro che chiusa e si attendono le prime risposte da parte del Comune di Pordenone.

Lunedì, 14 Gennaio 2013 - a.p.