Falsi permessi di soggiorno, sgominata una banda che truffava immigrati
Oltre 3mila euro per il rilascio di un permesso di soggiorno - Quando i carabinieri hanno scoperto il vasto giro d'affari creato da un gruppo di malviventi e le modalità con la quale gli stessi operavano sono rimasti senza parole. Un piccolo ufficio ubicato nella periferia di Milano veniva spacciato per sede di rilascio dei permessi di soggiorno e anche di acquisizione delle impronte digitali.
La banda ha rilasciato un centinaio di permessi di soggiorno falsi, mentre gli immigrati truffati sembrano essere molto di più. Gli inquirenti presumono infatti che il loro giro d'affari si aggira intorno a due milioni e mezzo di euro. La scoperta è arrivata quando diversi cittadini extracomunitari sono stati fermati ed in buona fede hanno mostrato i loro documenti, che poi sono risultati falsi.
Da qui le indagini che hanno portato all'arresto di una donna con precedenti penali, ritenuta la mente della banda, che aveva il compito di mettere in contatto i datori di lavoro con gli immigrati, di un ex carabiniere che si spacciava per un agente ancora in servizio e che effettuava la rilevazione delle impronte digitali e quattro cittadini senegalesi che fungevano da procacciatori.
Secondo il pm che ha seguito le indagini sin dal febbraio 2011, "gli arrestati che definirei dei veri sciacalli, hanno sfruttato in modo bieco e cinico i bisogni di gente disperata e hanno ingannato anche chi doveva rilasciare i permessi di soggiorno".
Lunedì, 4 Febbraio 2013 - a.p.