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E' obbligatorio chiedere l'autorizzazione al Ministero per poter rientrare dopo l'espulsione

La Questura non può sostituirsi al Ministero dell'Interno perchè è un organo periferico - Il Consiglio di Stato con la sentenza n. 604 del 30 gennaio 2013 ha dato ragione alla precedente decisione del Tar Lazio in merito al diniego del rilascio permesso di soggiorno per lavoro subordinato. Il ricorrente è un cittadino serbo che ha fatto ingresso in Italia nel 2007 con visto consolare e di conseguenza aveva anche chiesto il rilascio del permesso di soggiorno per motivi di lavoro subordinato.

La Questura di Roma nell'esame di tale istanza, ha verificato che l'interessato era stato in precedenza colpito da un decreto di espulsione nel 2002 e pertanto ha respinto la sua richiesta. E' infatti risaputo che in questi casi, il destinatario dì un provvedimento di espulsione non può fare rientro in Italia senza una ''speciale autorizzazione del Ministero dell’Interno'' per tutta la durata prevista nel decreto di espulsione, corrispondente a dieci anni, anche se aveva già trovato un regolare contratto di lavoro.

Lo stesso non ha mai fatto nessuna richiesta di rientro in Italia, atto comunque dovuto soprattutto perchè ''la Questura, organo periferico, non poteva sostituirsi al Ministero e tanto meno revocare autonomamente l'espulsione''.

L'attività difensiva del cittadino serbo inoltre si è basata sull'applicazione sulla direttiva comunitaria n.115 del 2008, che concerne i modi per porre fine alla presenza illegale di stranieri e le relative garanzie. Ma anche in questo caso non va in contrasto con la normativa italiana perchè la vicenda riguarda un tempo antecedente alla sua attuazione.

La sentenza del Consiglio di Stato ha comunque messo in risalto che l'attuale decisione non costituisce, di per sé, ostacolo a che l'interessato presenti nuovamente una domanda di soggiorno, che potrà anche esaminata favorevolmente ove ne sussistano le condizioni.

https://www.immigrazione.biz/img/ico_allegato.gifVedi la sentenza n. 604 del 30 gennaio 2013 del Consiglio di Stato


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Martedì, 5 Febbraio 2013 - a.p.


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