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Diniego del visto d'ingresso, chiesto ed ottenuto risarcimento per danno provocato

La donna è stata costretta a vivere in maniera forzata lontano dall'Italia e per questo non ha potuto maturare i requisiti per ottenere la carta di soggiorno - La sentenza n. 10 dell' 8 gennaio 2013 del Tar della Liguria passerà alla storia per essere stata la prima che ha portato ad un risarcimento in denaro allo straniero che per colpa delle istituzioni nazionali e locali, ha vissuto per oltre quattro anni in maniera forzata sul territorio egiziano, perchè costretta a non poter tornare in Italia.

La donna è entrata in Italia perchè sposata con cittadino italiano, e a seguito del suo divorzio, ha trovato lavoro, ottenendo un permesso di soggiorno per "lavoro subordinato". Ma durante le operazioni di rinnovo, la stessa si trovava al Cairo per partecipare ad una Fiera commerciale per conto del proprio datore di lavoro.
Recatasi però presso il Consolato italiano per la preventiva comunicazione alle autorità di frontiera, ha invece ottenuto dopo diciassette giorni di attesa in Egitto il diniego del visto perchè secondo le indicazione della Questura di Imperia, il rapporto di lavoro era inesistente e che sarebbe stato dichiarato il falso solo al fine di ottenere il permesso di soggiorno.

Sono passati quattro anni, e nel 2006 la donna dopo una lunga battaglia legale ha vinto il ricorso ed è potuta tornare in Italia. Ha quindi chiesto ed ottenuto al Tribunale un risarcimento danni che riguarda tutti gli stipendi non percepiti a causa del divieto d'ingresso in Italia, oltre naturalmente al versamento dei contributi previdenziali. In aggiunta a questo anche 34,5mila euro derivati "dalla forzosa permanenza in Tunisia per quattro anni, ivi inclusa la mancata maturazione dei requisiti per ottenere la carta di soggiorno".

Segnatevi dunque questa data, perchè è da ricordare. D'ora in avanti potrebbero essere centinaia, anzi migliaia le richieste di risarcimento avanzate al Ministero dell'Interno da chi, come nel caso in questione, è stato vittima di un "sopruso burocratico".

https://www.immigrazione.biz/img/ico_allegato.gifVedi il decreto n.1295 dell'11 settembre 2012 Tribunale di Imperia


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Giovedì, 14 Marzo 2013 - a.p.


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