Il Brasile affronta il problema dell’immigrazione clandestina
Nello Stato di Acre negli ultimi giorni sono arrivati più di 1000 migranti - Il governo brasiliano, si trova in questi giorni ad affrontare un problema molto spinoso che riguarda l’immigrazione clandestina. In particolare si stanno cercando delle misure valide affinché possa essere limitato l’afflusso di persone provenienti dall’estero e che si dirigerebbero soprattutto alle frontiere nord del Paese, tentando di entrare illegalmente.
L’incontro per trovare una soluzione adeguata al problema ha visto come protagonisti, i ministri della Giustizia, degli Esteri, del Lavoro e dello Sviluppo Sociale. La decisione di convocare urgentemente il meeting, è nata dalla richiesta d’aiuto fatta dallo Stato di Acre che ha dichiarato l’emergenza sociale, nata proprio dall’arrivo di troppi immigrati clandestini e ha chiesto alle istituzioni brasiliane di trovare quanto prima delle soluzioni per limitare non solo il problema ma anche i danni che ne derivano.
Una delle soluzioni, è quella di fornire i fondi necessari per aiutare le persone che in Brasile si trovano già e che non vivono in una situazione favorevole. Il Brasile è già di per se stesso uno Stato con una forte problematica sociale, e con l’arrivo di nuove persone, questa emergenza si sta acuendo sempre di più poiché mancano gli spazi e le risorse idriche in grado di soddisfare le esigenze dei rifugiati.
Gli immigrati arrivano prevalentemente da Haiti, Repubblica Domenicana, Bangladesh e Senegal. A partire dal 2010, e in particolare da Haiti, i rifugiati sono aumentati moltissimo dopo le devastazioni del terremoto che hanno obbligato intere famiglie ad abbandonare il loro paese di origine. Già qualche provvedimento era stato preso in passato come ad esempio limitare il numero dei visti mensili a 100 nei confronti degli haitiani o anche la creazione di nuove regole sull’emissione dei titoli di viaggio per i cittadini di alcuni paesi, ma tutte queste soluzioni non hanno prodotto i risultati auspicati.
Domenica, 14 Aprile 2013 - Alessia Rigoli