A Cipro c’è preoccupazione tra le comunità immigrate, che vivono nel terrore di manifestazioni di xenofobia e razzismo nei loro confronti - A Cipro, la crisi economica sta avendo degli effetti devastanti sulla popolazione che non solo ha difficoltà economiche, ma vive un momento di profondo disagio anche per quanto riguarda il lavoro. Gli immigrati sono quelli che di più stanno soffrendo questa situazione, perché non solo hanno regolari permessi di soggiorno e svolgono quelle mansioni che i ciprioti non vogliono fare, ma sono oltretutto vittime di violenza.

A Cipro, Il Fronte popolare nazionale che ha legami con il partito greco estremista Alba Dorata, ha iniziato delle azioni di razzismo nei confronti degli immigrati, ed anche se ancora la situazione non è precipitata desta comunque molta preoccupazione tra le comunità straniere. Tra gli episodi che hanno più colpito l’opinione pubblicata, ci sono stati il lancio di una bomba molotov contro l’appartamento di una famiglia immigrata residente vicino Limassol e una donna bulgara aggredita nella sua casa, solo per citarne alcuni.

Cipro è uno dei paesi dell’Ue, dove vivono il maggior numero di stranieri, basti pensare che la percentuale si aggira intorno al 18%. Questo è dovuto in parte al numero di espatriati e in parte alla richiesta di manodopera straniera a basso costo, che ha investito l’isola negli anni del boom economico. Ora che la situazione si è capovolta, gli immigrati vivono in uno stato di profondo disagio dettato dalla mancanza di lavoro, che li porta a sopravvivere o con i pochi benefici che lo Stato gli concede, oppure con i soldi che gli sono inviati dalle famiglie di origine, il che sembra paradossale. Nonostante questo sono incolpati dai ciprioti di rubare loro il lavoro, accusa questa, figlia di una visione distorta e di un momento di forte difficoltà del Paese.

Giovedì, 18 Aprile 2013 - Alessia Rigoli