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Italia, ancora alto rischio per gli arrivi d’immigrati irregolari

Nel Rapporto 2012, emerge che le nostre frontiere sono più sicure, ma non bisogna abbassare la guardia - Il report annuale di Frontex, mette in luce una situazione diversa rispetta al passato per quanto riguarda l’arrivo in Italia d’immigrati irregolari. La diminuzione, si attesta, infatti, attorno all’82%, pur continuando però a considerare ad alto rischio l’arrivo di nuovi stranieri, soprattutto in previsione dell’inizio della stagione degli sbarchi.
Per quanto riguarda i cosiddetti "arrivi secondari", cioè quelli che prevedono uno spostamento da un Paese all’altro dello Schengen, le aeree più interessate sono i Balcani Occidentali e l’Italia. Nel 2012, il flusso d’immigrati è stato costante, soprattutto per quanto riguarda gli arrivi registrati ai confini di Puglia e Calabria. Gli intervistati per la raccolta dati, hanno dichiarato di essere entrati prima in Grecia attraverso il confine turco e poi di essersi diretti verso l’Italia.

Complessivamente nel 2012 sono diminuiti del 49% gli arrivi di migranti non regolari ai confini dell’UE. Il notevole calo è dovuto anche al rafforzamento dei controlli alla frontiera tra Grecia e Turchia, dopo che nell’agosto del 2012, sono state usate 1800 unità delle forze di polizia per controllare i flussi. Il dato è molto rilevante, perché la cifra è scesa al di sotto di 100mila, ed era da tempo che non si registravano cali così considerevoli.

Tutto questo però non deve farci mai abbassare la guardia, infatti, continuano a essere a rischio perché più facilmente raggiungili, le rotte del Mediterraneo (centrale, orientale e occidentale) ed in particolare i confini con la Turchia. A medio rischio sono le rotte del Mar Nero e del Mar Baltico, a basso rischio infine le Isole Canarie. Un altro fenomeno che preoccupa è l’arrivo in aereo di stranieri, che usano per entrare documenti falsi, l’incremento è del 49%, passando dai 5.288 del 2011 ai 7.288 del 2012.

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Sabato, 20 Aprile 2013 - Alessia Rigoli


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