Canale di Sicilia, centinaia di soccorsi per gli immigrati
Messi in salvo uomini e donne, macchine dei soccorsi attive per i continui sbarchi - Nel Canale di Sicilia, in questi ultimi giorni è un continuo susseguirsi di arrivi di immigrati. I barconi dalla settimana scorsa non si sono fermati un momento, e molti sono ancora gli avvistamenti. Le condizioni in cui stanno viaggiando queste persone sono disastrose; al di sopra delle barche ci sono infatti molte donne e bambini, che finché non sono soccorsi, vivono il viaggio praticamente in balia del mare. Gli extracomunitari che lanciano gli sos affinché la Guarda Costiera li assista nelle operazioni di sbarco, battono bandiera panamense e maltese.
Gli sbarchi a Lampedusa, visto anche il bel tempo di questi giorni che ha favorito le condizioni di viaggio, hanno avuto come protagonisti 24 migranti, forse algerini, arrivati sulla spiaggia di Cala Madonna. Davanti alla costa di Siracusa, la Guardia Costiera ha messo in salvo inoltre 64 persone, trascinate dalla corrente che versavano in condizioni estreme, su un peschereccio in avaria, sul quale viaggiavano anche 22 bambini, tra cui una minore di quattro anni, probabilmente siriana. Più a Sud in acque libiche la nave Vega della Marina Militare e alcuni mercantili inviati dai soccorsi, hanno prestato aiuto a 16 naufraghi, che erano finiti in acqua dopo che il loro gommone si era sgonfiato. A complicare tutte queste operazioni, c’è il fatto che il più delle volte quando gli immigrati vedono arrivare le navi della Guardia Costiera, per la paura si gettano in mare, rischiando di morire. Altri soccorsi si sono verificati in acque maltesi, dove le due unità italiane hanno aiutato 90 migranti, in attesa che arrivassero le autorità della capitale La Valletta.
Se le condizioni meteo dovessero perdurare con il bel tempo, nulla toglie che gli arrivi continuino sistematicamente, intanto nel centro d’accoglienza di Lampedusa, dove purtroppo un’ala è inagibile per un incendio verificatosi l’anno scorso, sostano 410 migranti.
Domenica, 21 Aprile 2013 - a.p.