Per gli studenti stranieri, la crisi è peggiore che nel loro Paese di provenienza - Per più della metà degli studenti intervistati, la crisi in Italia è talmente grave, da superare quella che si vive nei loro Paesi d’origine. Il 5% però tornerebbe volentieri nel nostro Paese, per continuare gli studi per diventare stilista o chef. Sempre per gli studenti stranieri, gli adolescenti italiani non sono mammoni, anzi sono intraprendenti ma potrebbero esserlo di più, solo se le famiglie li lasciassero prendere più decisioni per conto loro. Infatti, la famiglia italiana è vista come unita, affettuosa, affiatata e dinamica, ma in alcuni casi troppo pressante.

La ricerca dalla quale sono emersi questi dati, è stata condotta da Intercultura, ONLUS che dal 1955 promuove programmi di studio per gli studenti delle scuole superiori. Ogni estate 1800 studenti italiani, scelgono per perfezionare il loro bagaglio culturale, di andare per un periodo all’estero. I paesi maggiormente scelti, sono quelli dell’Asia e dell’America Latina. Parallelamente 800 loro coetanei arrivano in Italia accolti dalle famiglie come fossero figli, con tutti gli oneri e gli onori del caso.

Vivere per mesi con a fianco un adolescente di un altro Paese, arricchisce non solo la dimensione internazionale e interculturale, ma instaura dinamiche nuove nella famiglia che lo ospita. Si creano in questo modo relazioni e affetti che durano tutta la vita e che generano nuove opportunità d’incontro, di conoscenza e di scoperta.
La ricerca continua affermando che gli studenti arrivati lo scorso settembre, si sono già perfettamente integrati, assimilando anche le inflessioni dialettali della regione di appartenenza. Inoltre sono riusciti ad andare oltre lo stereotipo di pizza, mafia e mandolino, riuscendo a capire l’identità molto più profonda di cui si fa portatrice l’Italia. L’unico neo, è rappresentato dalla crisi che investe il nostro Paese, e che ci fa percepire agli occhi degli studenti stranieri come deboli, anche nei confronti dei loro Stati di provenienza.

Domenica, 21 Aprile 2013 - a.p.