Toscana, aumentano gli immigrati donatori di sangue
Secondo i dati divulgati dall’Avis regionale, i donatori sono soprattutto romeni, marocchini e albanesi - Donare il sangue, dovrebbe essere una priorità per ogni cittadino italiano, ma come spesso accade, la carenza di sangue e a volte la mancata informazione, creano dei problemi per quanto riguarda l’emergenza soprattutto all’interno delle strutture ospedaliere. Fortunatamente ci sono regioni in Italia, che invece andrebbero seguite come modello. I donatori immigrati dell’Avis Toscana, infatti, sono triplicati in sette anni, passando da 669 del 2006 ai 2.409 attuali. La percentuale aumenta se si considera che il donatore tipo straniero è uomo, rispetto invece al 47% che è donna.
Naturalmente i dati variano secondo le sedi comunali analizzate come campioni. Le Avis comunali di Prato, Livorno, Pisa, Grosseto e Arezzo, confermano questo eccellente andamento, collocandosi anche nel 2012 fra le associate con il maggior numero d’immigrati attivi. Fra tutte le provincie è quella di Grosseto che registra in termini d’incremento i risultati migliori. La percentuale in questo caso si aggira all’84%, subito dopo si colloca Pistoia con il suo 70%, dati questi che sono confrontati rispetto a quelli rilevati nel 2010.
Per quanto riguarda la provenienza geografica dei donatori immigrati è molto variegata. La nazionalità più presente è quella romena, 565 donatori con un incremento totale di 266 unità nell’ultimo biennio. A ruota seguono la nazionalità marocchina e infine quella albanese. Il dato che sicuramente desta più curiosità, è quello che riguarda la comunità romena, perché qui a discapito dei dati totali, sono le donne quelle che donano di più, 305 in termini di numeri, rispetto a 260.
Il Presidente dell’Avis Toscana Luciano Franchi, è molto soddisfatto di questo risultato, perché conferma la progressiva integrazione della popolazione straniera all’interno della regione, e anche la risposta positiva alle iniziative di comunicazione sociale svolte dalla stessa associazione sul territorio e rivolte alle comunità straniere.
Mercoledì, 24 Aprile 2013 - Alessia Rigoli