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Crisi economica, aumentano gli infermieri stranieri

In Italia aumentano gli infermieri stranieri negli ospedali perché hanno salari più bassi - La crisi economica, che sta investendo in maniera inesorabile il nostro Paese, tocca tutti i settori, nondimeno quello del lavoro, che è diventato sempre più un’utopia. Ecco che allora anche il settore infermieristico subisce le pesanti conseguenze della grave situazione. Uno studio comparato di 34 Paesi europei realizzato dalla Federazione Europea delle associazioni infermieristiche, mette in evidenza che negli ultimi tempi si è assistito in Europa ad una riduzione dei posti di lavoro, al taglio degli stipendi degli infermieri, al congelamento dei salari e a minori percentuali di nuove assunzioni, preferendo mantenere esclusivamente i posti di lavoro a chi già era assunto.

In tutta Europa questo si è tradotto in un maggior lavoro per gli infermieri che per mantenere uno standard di qualità elevato devono non solo svolgere bene il proprio mestiere, ma sopperire anche alle mancanze di nuovo personale da impiegare. Senza dimenticare che l’assenza di attrezzature, le forniture ridotte, e il personale talvolta inadeguato, mettono a rischio la salute dei pazienti.

In Italia per sopperire alla crisi nel settore sanitario, si è deciso di assumere più personale infermieristico proveniente dai Paesi esteri che ha delle richieste per quanto riguarda i salari molto più basse. Inoltre in questo momento numerose strutture ospedaliere e sanitarie stanno chiudendo i battenti, anche perché l’educazione infermieristica, ha avuto meno fondi rispetto a quella medica, producendo meno personale qualificato, che il più delle volte si offre per assistenza domiciliare nei confronti degli anziani non avendo le competenze necessarie. Questo riguarda sia il personale italiano che quello straniero, anche se ultimamente gli immigrati che eseguono questa tipologia di servizi sono molto aumentati. Questa situazione, per altro non molto piacevole ha spinto l’Associazione Nazionale degli Infermieri a chiedere che sia sviluppata una legislazione che disciplini la selezione degli operatori sanitari.

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Venerdì, 26 Aprile 2013 - Alessia Rigoli


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