Mamme straniere, le più esposte alla depressione post partum
Tra le cause di questo fenomeno le difficoltà linguistiche e la mancanza di una famiglia di supporto - Sono le donne straniere, soprattutto quelle arrivate di recente nel nostro Paese, le più esposte al fenomeno della depressione post partum. Una ricerca svolta tra il 2008 e il 2011 mette in evidenza proprio come la depressione dopo una gravidanza sia dettata maggiormente dal problema della crisi economica. Lo studio ha coinvolto 367 donne con depressione perinatale, di cui 189 in gravidanza e 178 post partum. Il profilo emerso che non fa ben sperare, conferma come la situazione si stia aggravando soprattutto se consideriamo i problemi inerenti la mancanza di lavoro e di una rete familiare talmente solida da sostenere queste donne in un momento così particolare della loro vita. Le donne immigrate sono quelle che soffrono di più questa condizione perché sono a rischio. Lo stress in questo caso deriva dalle difficoltà linguistiche, dalla mancanza di cultura, dalla mancanza di un supporto familiare adeguato alla necessità.
In Italia il 16% delle donne presenta durante questo momento della vita disturbi dell’umore, ma si tratta di una percentuale destinata ad aumentare nel tempo. Per sostenere le donne immigrate e non in questa delicata fase della vita è nata A Smile For Moms (Un sorriso per le mamme), una bella iniziativa promossa dall’Osservatorio nazionale sulla salute della donna con sei centri di riferimento (Milano, Torino, Pisa, Napoli, Catania e Ancona) considerati un’eccellenza nella cura di questa patologia.
Il progetto prevede la stesura di un documento che racchiuda le indicazioni di buona pratica clinica per la gestione della depressione perinatale, e il messaggio chiaro che vuole trasmettere è che le donne non sono sole, e che si può uscire da questo momento di buio, anche grazie alla condivisione delle proprie paure. Per questo è importante anche sensibilizzare l’opinione pubblica sull’argomento.
Lunedì, 29 Aprile 2013 - Alessia Rigoli