Tra gli obiettivi del programma, migliorare la qualità dei servizi offerti agli immigrati e favorire l’integrazione con corsi di lingua ed eventi creati ad hoc - In Lettonia sono stati recentemente approvati 17 progetti, grazie ai finanziamenti previsti dal Fondo Europeo per l’integrazione di cittadini di paesi terzi. Il Fondo ha stanziato per il programma "Solidarietà e gestione dei flussi migratori” 825 milioni di euro per il periodo 2007-2013, di cui 768 milioni distribuiti fra gli stati membri sulla base di criteri che tengano conto del numero d’immigrati regolarmente soggiornanti nello stato membro e 57 milioni per le azioni comunitarie. Quelli per l’Italia ad esempio ammontano a circa 103 milioni di euro.

Lo scopo del Fondo è quello di aiutare gli stati membri dell’Ue a migliorare le loro capacità e competenze per quanto riguarda le politiche d’integrazione di cittadini di paesi terzi, favorendo soprattutto lo scambio d’informazione e la cooperazione necessaria affinché queste persone possano giungere nei paesi di destinazione, ovviamente in maniera legale, e vivere pienamente integrati nella comunità.

I 17 progetti in Lettonia, nascono proprio con lo scopo di favorire l’inserimento degli stranieri all’interno delle società ospitanti e sono rivolti principalmente alle categorie considerate più deboli come donne, anziani e bambini. Altre iniziative hanno lo scopo di stimolare e accrescere la tolleranza e la partecipazione del popolo lettone nel processo d’integrazione, così come quello di fornire una formazione adeguata ai funzionari pubblici per cercare di adeguare la qualità dei servizi offerti agli stranieri.

Ci sono poi altri progetti che riguardano la promozione di eventi creati ad hoc che prevedono la partecipazione sia di cittadini di paesi terzi sia di cittadini locali con programmi d’istruzione per gli impiegati dell’Ufficio cittadinanza e immigrazione. Il costo complessivo di questi progetti è di circa 1,85 milioni di euro e la loro supervisione è affidata al Ministero della cultura lettone.

Venerdì, 3 Maggio 2013 - Alessia Rigoli